Mondiale F1 2014 – GP Giappone: gli orari TV della gara di Suzuka

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Sebastian Vettel vuole la vittoria sul suo circuito preferito


Nel GP del Giappone avremo modo di vedere se Sebastian Vettel – reduce dal brillante secondo posto di Singapore – potrà risollevarsi in un Mondiale F1 2014 che fino a questo momento non lo ha visto brillare.

Una vittoria del campione del mondo in carica sul circuito di Suzuka – il suo preferito – non è così improbabile come potrebbe sembrare e metterebbe finalmente a tacere i critici che in questo (momentaneo) periodo di crisi mettono in dubbio le sue qualità.

GP Giappone: cosa aspettarsi

La pista di Suzuka è una delle più amate dai piloti: veloce ma anche estremamente tecnica, premia i driver talentuosi (negli ultimi vent’anni l’unico pilota non iridato a trionfare qui è stato Rubens Barrichello nel 2003). La Ferrari non vince in Giappone da ben dieci anni mentre nelle ultime sei edizioni si sono registrati ben cinque successi di un motore Renault e quattro di Sebastian Vettel e della Red Bull.

Partire dalla pole position non è fondamentale, partire bene sì: gli ultimi cinque GP del Giappone sono stati vinti da driver partiti dalla prima fila. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Sky e sulla Rai mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla corsa nipponica.

F1 2014, Suzuka, il calendario e gli orari in TV

Venerdì 3 ottobre 2014

03:00-04:30 Prove libere 1 (diretta SkySport F1, differita RaiSport 2 alle 11:30)
07:00-08:30 Prove libere 2 (diretta SkySport F1, differita RaiSport 2 alle 22:00)

Sabato 4 ottobre 2014

04:00-05:00 Prove libere 3 (diretta SkySport F1)
07:00  Qualifiche (diretta SkySport F1, differita Rai 2 alle 14:00)

Domenica 5 ottobre 2014

08:00  Gara (diretta SkySport F1, differita Rai 2 alle 14:00)

I numeri del GP del Giappone 2014

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,807 km
GIRI: 53
RECORD IN PROVA: Michael Schumacher (Ferrari 248 F1) – 1’28”954 – 2006
RECORD IN GARA: Kimi Räikkönen (McLaren MP4-20) – 1’31”540 – 2005
RECORD DISTANZA: Fernando Alonso (Renault R26) – 1h23’53”413 – 2006

Il pronostico del GP del Giappone 2014

1° Sebastian Vettel (Red Bull)

Bastano i numeri per spiegare il forte legame tra il Giappone e Sebastian Vettel: nelle ultime cinque edizioni del GP nipponico il pilota tedesco ha infatti conquistato quattro pole position e quattro vittorie.

Le Mercedes sono teoricamente superiori ma il campione del mondo in carica potrà a nostro avviso compensare il divario grazie alle sue doti di guida, eccellenti soprattutto su questo tracciato.

2° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton ha un rapporto contrastato con il Sol Levante: ha ottenuto due pole e una vittoria (ma sul circuito del Fuji) mentre a Suzuka, se si esclude il terzo posto del lontano 2009, non ha mai brillato particolarmente.

Per questa ragione potrebbe accontentarsi, a nostro avviso, di un buon piazzamento che gli consentirebbe di allungare il distacco sul compagno Rosberg.

3° Nico Rosberg (Mercedes)

Senza problemi di affidabilità la Mercedes può ottenere un podio su qualsiasi tracciato e persino Nico Rosberg, mai convincente nel GP del Giappone, potrebbe quindi conquistare a Suzuka un podio che non ha mai neanche sfiorato.

Il miglior risultato ottenuto dal driver tedesco su questo tracciato è infatti un misero quinto posto risalente addirittura a quando correva ancora per la Williams (2009).

Da tenere d’occhio: Fernando Alonso (Ferrari)

Due vittorie (di cui una al Fuji) nel 2006 e nel 2008 e nessuna pole position: è questo il palmarès di Fernando Alonso nel Sol Levante.

Difficile ipotizzare un podio per il pilota spagnolo, in rotta con la Ferrari e a secco di motivazioni: a Suzuka rischia seriamente di essere sorpassato nella classifica del Mondiale da Vettel.

La squadra da seguire: Red Bull

La Red Bull può fare bene su questo tracciato: sui circuiti tortuosi ha mostrato prestazioni in linea con quelle della Mercedes ed è oltretutto più affidabile.

Da sei Gran Premi consecutivi entrambe le monoposto austriache ottengono punti: nessun altro team può vantare questo livello di continuità.