MotoGP 2012 – Valentino Rossi e il suo futuro. Intanto non ha (più) eredi…

Smartworld
di Francesco Irace

Lorenzo stravince, Pedrosa insegue e Stoner zoppica. La MotoGP 2012 al Mugello ha visto chiudersi la prima parte del mondiale.

C’è un dominatore (Lorenzo), primo aspirante al titolo, e due piloti che inseguono (Pedrosa e Stoner). Ma non finisce qui. C’è anche la rivelazione della stagione (Dovizioso), ormai abbonato al gradino più basso del podio. Insomma, sembrano esserci i giusti ingredienti per rendere un Motomondiale appetibile e per nulla scontato.

Eppure l’attenzione maggiore è concentrata – guarda caso – esclusivamente sul futuro di Valentino Rossi e su ciò che succederà (eventualmente) in Ducati. Non si parla d’altro, nel Paddock e fuori. “Cosa sarà del suo futuro?”, è la domanda di cui tutti vorrebbero già conoscere la risposta. Qualunque essa sia.

Ducati, Yamaha o Honda?

Ducati studia, progetta e annuncia novità importanti: un nuovo motore disponibile già a Laguna Seca, ma non solo; anche nuove soluzioni legate alla ciclistica. Audi pressa, cercando di convincere il pilota pesarese ad accettare una nuova scommessa; sì, perchè in ogni caso di scommessa si tratterebbe.

Yamaha intanto, guarda con interesse le performance di Andrea Dovizioso e aspetta di conoscere le volontà di Valentino prima di prendere una decisione. D’altronde anche Jorge Lorenzo ha recentemente dichiarato che non avrebbe alcun problema a disputare la prossima stagione con Rossi come compagno di squadra.

Honda, che ha già ufficializzato Pedrosa e Marquez come piloti ufficiali per le prossime due stagioni, sembra però aver fatto alcuni passi indietro. Negli ultimi giorni, infatti, sono circolate voci secondo le quali il capo di HRC, Nakamoto, sarebbe pronto a concedere a Rossi una moto ufficiale in un team satellite.

Si tratta di ipotesi, più o meno percorribili. Al momento la sensazione più forte è che Valentino resti in Ducati; con Honda e Yamaha, tra le altre cose, ha già vinto.

Saranno le sue ultime valutazioni, tra Laguna Seca e Brno, che faranno pendere la bilancia verso una direzione piuttosto che un’altra.

Vincere in sella alla Ducati sarebbe indubbiamente il massimo, soprattutto per chi come lui ha già vinto tutto. Ma fare un’altra stagione da 5°/6° posto sarebbe invece molto dura da mandare giù.

Valentino Rossi non ha (più) eredi…

Valentino è ancora sotto i riflettori, nonostante una lunga carriera fatta di successi, annate gloriose e trofei da custodire in bacheca. Ma non è solo talento. Il pilota pesarese ha fatto “innamorare” milioni di fans (italiani e non) anche per il suo carisma e il suo modo di fare: insomma, per l’uomo che si nasconde sotto il casco e la tuta di pelle.

Il “giallo” presente sulle gradinate del Mugello o il bagno di folla a cui abbiamo assistito all’ultima edizione del WDW, sono solo alcuni esempi recenti. Valentino è capace di generare e muovere una passione smisurata, che va oltre ogni limite temporale e geografico, che prescinde da tutto e tutti; anche dai risultati in pista.

E quando fra qualche anno Valentino lascerà la MotoGP, magari dedicandosi alle quattro ruote – così come ha più volte dichiarato –, a chi passerà il testimone? Ci avete mai pensato?

Io un nome ce l’avrei, anzi ce l’avevo… Ora non più. Talento e risultati a parte, l’unico in grado di “rubargli la scena” – a mio parere – sarebbe potuto essere Marco Simoncelli…  

Foto: LaPresse