MotoGP 2013 – A Indianapolis Marquez stravince davanti a Pedrosa e Lorenzo

Smartworld
di Francesco Irace

È stato il più veloce durante tutto il week end e ha confermato, come ci si attendeva, il suo potenziale in gara.

A Indianapolis, decima tappa della MotoGP 2013, Marc Marquez ha dettato legge conquistando la sua terza vittoria consecutiva, imponendosi davanti al compagno di squadra Pedrosa e a Lorenzo. Quarto Rossi, in rimonta dopo la pessima sessione di qualifica.

Marquez conquista l’America

In America il suo talento è venuto fuori alla grande. Dopo Austin e Laguna Seca, Cabroncito ha vinto anche la terza e ultima gara in programma negli Stati Uniti.

A Indianapolis si è messo alle spalle i campioni, quelli navigati, e ha dato spettacolo curva dopo curva, tagliando cordoli e “intraversando” la sua RC2013V come fosse un supermotard su un piccolo autodromo di periferia.

L’estrema padronanza con cui guida abitualmente la sua moto gli ha consentito ancora una volta di mettere più di una pezza quando alla brutta partenza: si è ritrovato terzo alla prima curva. Niente paura. Ha studiato gli avversari e ha gestito le gomme.

E quando ha deciso che era arrivato il momento giusto, ha sverniciato con una facilità disarmante Pedrosa e Lorenzo, prima di dare vita ad una leggera fuga ad una manciata di giri dal termine. Poi il traguardo e la festa.

“L’America sarà il mio secondo paese – ha detto ai microfoni di Sportmediaset -. Scherzi a parte, sono molto contento per questa vittorie. E’ importante aver vinto tutte e tre le gare in America. Ora si torna in Europa e speriamo di fare bene.

Quando ho sentito il feeling giusto con la moto ho provato ad allungare e ci sono riuscito”. A dispetto di quanto si potesse pensare ad inizio stagione, dunque, il giovane spagnolo che ha esordito quest’anno nella classe regina si candida a pieno titolo per la vittoria del motomondiale.

Milita ora al primo posto della classifica con 188 punti (+21 su Pedrosa, +35 su Lorenzo).

Alla fine l’ha spuntata Pedrosa, ma Lorenzo c’è

Pedrosa e Lorenzo, gli acciaccati a metà. Quelli che nonostante le clavicole in via di guarigione hanno comunque tirato fuori una gran gara.

Stringere i denti e andar forte per quasi 45′ minuti non è cosa da nulla, dopo tutto.

Alla fine l’ha spuntata camomillo, forte di una moto decisamente più veloce. “Si è stata una gara dura fisicamente, avevo tanto male in due tre punti del circuito – ha dichiarato Pedrosa, apparso molto provato al termine della gara –.

Quando la moto scivola tanto devi essere agile per tenerla su. Io ero un po’ statico nella posizione (per via della spalla, ndr), cosi’ non riuscivo ad andare piu’ veloce. Sono comunque riuscito a fare il secondo posto che è importantissimo in chiave classifica”.

Ha fatto il possibile Jorge Lorenzo, che si è dovuto arrendere alla supremazia delle Honda. “Prima della gara ero preoccupato per il lato sinistro dello pneumatico, invece quello che alla fine si è distrutto è stato il destro – ha detto il majorchino –.

Ho avuto problemi con la gomma e ho dovuto piu’ volte rallentare per evitare di cadere a terra. Ma a parte questi piccoli dettagli c’e’ pero’ da dire che la Honda qui va fortissimo, non potevamo fare diversamente”. Limita di danni il campione del mondo in carica e aspetta le prossime tappe europee per provare a insediare nuovamente le prime posizioni della classifica piloti.

Valentino Rossi viene fuori solo alla fine

Alla fine la trasferta di Indianapolis è andata bene. Non era una pista adatta alle Yamaha e non era nemmeno una delle sue preferite. Partito in nona posizione, Valentino ha condotto metà gara nelle retrovie, riuscendo a risalire fino al sesto posto.

Poi è cambiato qualcosa – la moto si è alleggerita per via dello svuotamento del serbatoio e le gomme hanno iniziato a usurarsi (Valentino fa fatica con le gomme nuove, ndr) – e si sono abbassati i tempi sul giro.

Il nove volte campione del mondo è infatti riuscito a regalare emozioni nel finale di gara, quando negli ultimi quattro/cinque giri ha disegnato una rimonta che fa dimenticare una pessima qualifica.

Ha recuperato lo svantaggio accumulato nel corso della gara in un attimo, ha sorpassato prima Bautista e poi all’ultima curva Crutchlow, prima di chiudere quarto sul traguardo. Un risultato positivo, per com’è arrivato. Ma che fa comunque riflettere su quelle che sono le problematiche su cui il dottore dovrà lavorare di qui in avanti.

Il nuovo formato qualifica non gli è mai piaciuto, questo ormai è chiaro. In più ci si mette che fa fatica a spingere forte nella prima parte di gara: e un conto è dover temporeggiare quando parti 3°, un altro è farlo quando ti trovi già nelle retrovie e quindi sei costretto ogni volta ad una rimonta nel finale.

Cutchlow e Bautista, che bagarre. Hayden da cartellino giallo

Si sono arresi alla smania di rimonta di Valentino ma hanno comunque onorato il circuito statunitense. Crutchlow e Bautista sono andati molto forte, con lo spagnolo decisamente più in palla rispetto alle gare precedenti – a conferma che le Honda erano avvantaggiate –.

Non hanno fatto lo stesso Dovizioso e Hayden: i due gomito a gomito nell’ultima curva – con lo statunitense che ha cercato un sorpasso troppo forzato – sono finiti larghi e hanno servito a Smith l’ottava posizione su un piatto d’argento.

MotoGP 2013, Indianapolis: i risultati

1 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 152.2 44’52.463

2 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 152.0 +3.495

3 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 151.8 +5.704

4 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 151.0 +19.895

5 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 151.0 +19.955

6 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 151.0 +20.061

7 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 150.8 +24.842

8 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 149.9 +40.690

9 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 149.9 +40.701

10 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 149.9 +40.823

11 Andrea IANNONE ITA Energy T.I. Pramac Racing Ducati 148.9 +59.668

12 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 148.5 +1’06.650

13 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 148.3 +1’09.462

14 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 148.0 +1’15.207

15 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 147.8 +1’20.159

16 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 147.4 +1’25.879

17 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 147.2 +1’29.616

18 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 146.9 +1’36.388

19 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 145.9 1 Giro

Classifica piloti

1 Marc MARQUEZ Honda SPA 188

2 Dani PEDROSA Honda SPA 167

3 Jorge LORENZO Yamaha SPA 153

4 Valentino ROSSI Yamaha ITA 130

5 Cal CRUTCHLOW Yamaha GBR 127

6 Stefan BRADL Honda GER 93