MotoGP 2014, per Valentino Rossi il Mugello è una questione d’onore

Smartworld
di Francesco Irace

Il nove volte campione del mondo vuole riscattare lo zero dello scorso anno

Al Mugello, dove domenica si correrà la sesta tappa della MotoGP 2014, Valentino Rossi ha conquistato ben sette vittorie consecutive nelle annate 2002-2008.

È ora reduce da un importante secondo posto sul circuito di Le Mans. E ha voglia di riscattare lo zero dello scorso anno, quando cadde al primo giro.

Tutti ingredienti che generano in lui una gran voglia di far bene. Una gran voglia di ripagare l’immenso affetto che da sempre il suo pubblico gli riserva, facendo sventolare sulle tribune del Mugello migliaia di bandiere, berretti e gadgets di ogni tipo.

Ma soprattutto una gran voglia di poter dire a tutti che “Rossi c’è” – come direbbe qualcuno che con un ruolo completamente diverso ha fatto comunque la storia recente della MotoGP –, che Rossi non è affatto bollito, che non è affatto pronto a lasciare; ed è in grado di battagliare – almeno in qualche circuito – con un Marquez che sembra correre un mondiale a parte.

Il Mugello è una questione d’onore

“Sono molto felice di andare al Mugello”, ha detto il nove volte campione del mondo. “È una bellissima pista e mi piace tantissimo. In palio ci sono sempre 25 punti come nelle altre gare, ma il Mugello è una questione d’onore”.

Il Mugello per il dottore non è una gara come un’altra. Ha un significato diverso, soprattutto oggi che l’incantesimo Marquez sembra infrangibile.

 “Jorge ha vinto le ultime tre edizioni con la Yamaha, facendo gare fantastiche, questo sta a significare che la M1 è molto competitiva su questa pista”. O quantomeno lo scorso anno lo era.

GP numero 300

“Questo fine settimana per me sarà il mio GP numero 300 e non ne sono particolarmente felice: perché vuol dire che sono vecchio! Ma sono in gran forma e posso ancora essere molto veloce”, ha concluso Valentino Rossi.