Basta farsi un giro sui social network per vedere quanta voglia c’è di Motomondiale. Ebbene, cari amici appassionati di corse e due ruote, l’attesa è finita. Questo fine settimana prenderà il via la MotoGP 2014 a Losail, in Qatar.
Una gara in notturna metterà via il sipario di una stagione che inizia con tante novità e meno certezze di quanto si potesse immaginare.
Marquez l’uomo da battere
La lotta al mondiale non è affatto scontata, sebbene il talento di Marquez sia sotto gli occhi di tutti. Ma il campione del mondo in carica parte con l’handicap di essersi recentemente rotto la gamba e dunque non è al top della forma fisica.
Di questo potrebbe approfittarne Lorenzo, che sulla carta è forse l’unico a poter lottare con cabroncito per il titolo. Ed è anche il pilota che ha vinto le ultime due edizioni della gara di Losail. Questo, sulla carta. Perchè poi in pista le cose possono cambiare e i pronostici possono essere invertiti.
Valentino e il feeling migliorato
Così come è cambiato, in meglio, il feeling tra Valentino Rossi e la sua M1. Il nove volte campione del mondo è fiducioso di poter disputare una stagione migliore di quella passata. Ha ancora tanta voglia di correre e di dimostrare il suo valore e farà il possibile per mettere a tacere le tante voci che lo consideravano bollito, finito, alla frutta.
Pedrosa, intanto, è alla finestra e aspetterà il momento giusto per tirar fuori le sue carte vincenti, come tra l’altro ha sempre fatto. E veniamo alle Ducati ufficiali di Dovizioso e Crutchlow, che hanno scelto – non senza scatenare polemiche – di partecipare alla MotoGP 2014 in configurazione Open (centralina unica Marelli, 24 litri di carburante e 12 motori) per poter continuare a lavorare sul motore anche durante la stagione.
Tuttavia Dorna e FIM per non sfavorire le factory e per calmierare gli animi (vedi le proteste di Honda) hanno introdotto la categoria Factory 2 che limiterà i vantaggi delle Open – portando i motori a 9 e i litri di carburante a 22,5 – che otterranno vittorie e podi.