MotoGP 2015, Austin: le pagelle

Smartworld
di Francesco Irace

La gara non è stata spettacolare, Marquez si. Il campione del mondo è tornato a fare a modo suo ma i rivali sono più forti dello scorso anno

Il Gp di Austin, secondo appuntamento della MotoGP 2015, non è stato di quelli da strapparsi i capelli, parliamoci chiaro. 

Colpa della gara del Qatar, probabilmente: troppo emozionante, inaspettata e spettacolare per poter essere replicata una manciata di giorni dopo.

Vedere poi Valentino Rossi sul gradino più alto del podio con Dovizioso e Iannone vicini è stato impagabile.

Ad Austin invece la musica è cambiata ed era prevedibile tutto sommato. Non siamo saltati dalla sedia, se non per un contatto sfiorato tra Rossi e Dovizioso.

Ma ciononostante il voto che do alla gara è positivo: 7. Perché sebbene la gara non abbia mai fatto schizzare i battiti cardiaci in alto, i valori espressi in pista sono stati altissimi, in tutto il weekend.

Marc Marquez, voto 10

Impossibile non dargli il massimo dei voti. Il campione del mondo in carica ha dominato il round texano della MotoGP 2015 dal primo all’ultimo giorno.

E che era in palla lo si era capito soprattutto in quel giro fantastico che ha fatto sabato nella qualifica, dopo aver fatto una corsa ai box per prendere la seconda moto.

Avete visto come ha guidato? Sempre al limite e con una facilità disarmante: lui impartisce ordini alla sua Honda improvvisando linee e angoli impensabili. Resta sempre in piedi e con il sorriso ben in vista.

Austin gli piace tanto, la conosce bene e riesce ad esprimersi benissimo. Marquez è tornato a fare il suo lavoro a modo suo. In Argentina ne vedremo delle belle. 

Andrea Dovizioso 9

È partito fortissimo, stando davanti per un po’ di giri. Poi ha lottato con Valentino Rossi e alla fine si è rimesso davanti, con una padronanza sorprendente.

La Ducati conferma la sua crescita e Dovi si conferma ancora una volta un pilota di livello altissimo.

Ormai è chiaro: potrà tranquillamente lottare per il podio (e anche per la vittoria) in tutte le gare.

Caro Gigi Dall’Igna, il popolo ducatista è già pronto a farti una statua.

Valentino Rossi 7,5

Ha pagato una Yamaha che sul circuito americano ha sempre sofferto molto. Tuttavia questa volta è riuscito a finire la gara senza distruggere la gomma e posizionandosi sul podio.

Difficile fare meglio, anche se i tifosi vorrebbero vederlo sempre davanti. Il lato positivo è che – come ha dichiarato – nelle altre piste sarà decisamente più competitivo. 

Andrea Iannone 7

È partito dalle retrovie e non è riuscito a strafare. Ha fatto un’ottima gara, arrendendosi a Lorenzo solo nel finale. Sta continuando a crescere molto e potenzialmente è uno dei piloti con più margine di crescita per il futuro (insieme a Smith). Bravo Andrea!

Danilo Petrucci 7

Si parla poco di chi non sale sul podio e non rilascia interviste nel parco chiuso. Ma ciò che sta facendo Danilo Petrucci non deve passare inosservato.

Con la Ducati dello scorso hanno si è posizionato anche questa volta subito dietro ai più forti. Speriamo che presto Ducati gli dia una GP15…

Jorge Lorenzo 6

Era influenzato, ok. I postumi di una bronchite non sono certo una sciocchezza, ok. Ma Rea in Superbike ha corso con la febbre e ha totalizzato 45 punti su 50, per dire.

Insomma, da Lorenzo ci si aspetta di più, inutile nasconderci.

È un campione, non è un pilota qualsiasi. Ma quest’anno sembra non riuscire a girar forte come i primi. non è ancora chiaro se i suoi limiti siano psicologici o meno…