MotoGP 2015, le pagelle del GP del Mugello (Italia)

Smartworld
di Francesco Irace

Lo spettacolo del Mugello, la fuga di Lorenzo, l'acuto di Iannone, il podio di Rossi e il flop di Marquez

Che voto dare al Gp del Mugello della MotoGP 2015?

Se guardiamo lo spettacolo offerto dai piloti in pista, di sicuro non possiamo parlare di un Gran Premio di quelli al cardiopalma: voto 6.

Se invece vogliamo guardare oltre il risultato, oltre la prestazione, e puntare un attimo gli occhi sulla passione e l’entusiasmo dei migliaia di appassionati che ogni anno affollano il circuito toscano, allora il voto non può essere che 10 e lode.  E i piloti?

Jorge Lorenzo 10

Impossibile non dargli il massimo dei voti. Il suo weekend è stato perfetto, come la sua gara. La terza senza errori, senza sbavature. Terza, come le vittorie consecutive in una stagione che inizialmente sembrava fallimentare.

Ora ha messo nel mirino Valentino Rossi. E se continua così lo prenderà presto…

Andrea Iannone 10

È arrivato secondo, è vero. Ma quel gradino del podio vale come una vittoria. Perché viene da un infortunio importante alla spalla (lussazione con frattura dell’omero).

E perché ha portato – anche se quest’anno non c’è più da meravigliarsi – la Ducati ancora in alto. Bravo Andrea!

Valentino Rossi 8

L’8 di Valentino Rossi è la sintesi di due voti molto diversi tra loro. Un dieci, per la gara fatta in rimonta come solo lui sa fare con una moto con cui non aveva gran feeling.

Un sei, se invece consideriamo che non è riuscito ad essere veloce nelle prove e in qualifica, e soprattutto non è riuscito a trovare il setting giusto per la gara; se vuole lottare con Lorenzo deve risolvere questo problema. 

Daniel Pedrosa 8

È arrivato a un passo dal podio dopo un lungo periodo difficile. L’operazione al braccio a cui si è sottoposto pare aver portato dei benefici importanti, che continueranno a dare i frutti nel corso dei prossimi gp.

Ed è una gran bella notizia. 

Marc Marquez 5

È un anno no, dove va tutto storto. Strategie sbagliate, un pizzico di sfortuna e una Honda che non riesce più ad assecondare una guida al limite a cui Marquez ci ha abituato, sono i motivi di una stagione fino a oggi negativa. La caduta al Mugello è il risultato di un’altra giornata storta.