MotoGP 2016, test conclusi a Sepang: il punto

Smartworld
di Francesco Irace

Lorenzo imprendibile, bene Valentino Rossi. Ma con Stoner, che si fa?

Si confermano le due Yamaha ufficiali le moto più performanti nel terzo e ultimo giorno di test MotoGP 2016 a Sepang.

Jorge Lorenzo è stato il più veloce ed è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dei 2:00 (oggi ha staccato un 1:59.580). Bene anche il compagno di squadra Valentino Rossi, staccato però di quasi un secondo.

Marc Marquez ha fatto segnare il terzo posto, precedendo Crutchlow, Stoner e Pedrosa. Ottavo posto per Iannone, tredicesimo per Dovizioso. 

Cosa emerge dai test?

C’è da dire che i dati e i tempi dei test vanno sempre presi con le pinze, perché i piloti girano per provare nuove soluzioni e adattarsi alle novità 2016 e non sempre sono alla ricerca del tempo; o magari non lo cercano nello stesso istante e con le stesse condizioni dell’asfalto/temperatura/grip. 

Detto questo è palese che le Yamaha siano probabilmente le moto più a posto al momento, così come è palese che Jorge Lorenzo sia quello che ha il feeling migliore con la propria moto.

L’altro dato interessante riguarda le performance – per certi versi inattese – di Casey Stoner: l’australiano è sceso in pista confrontandosi con tutti gli altri dopo anni di assenza dal mondo delle corse e si è messo alle spalle i due piloti ufficiali Ducati. 

Premesso che questo non dà per scontato il fatto che Stoner possa ottenere le stesse performance in gara (perché sappiamo che le gare sono un’altra cosa), la domanda sorge comunque spontanea: che senso ha avere Stoner come tester

Per due motivi: il primo, perché Stoner ha un modo di guidare tutto suo, è un prodigio e non so fino a che punto può sviluppare una moto che si adatti anche alle caratteristiche di Iannone e Dovizioso; il secondo, perché avere “in panchina” uno che (almeno per ora) va più forte dei titolari non è positivo, da qualsiasi punto di vista…