Motor Show 2016: storia del ritorno di un Salone italiano

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Dopo un periodo buio (due edizioni annullate negli ultimi tre anni) Bologna vuole tornare a brillare

Il ritorno del Motor Show 2016 è una buona notizia per il panorama automotive italiano: dopo un periodo buio che ha visto ben due edizioni annullate negli ultimi tre anni gli organizzatori del Salone di Bologna sono riusciti a far risorgere quello che una volta era l’evento motoristico più importante del nostro Paese.

Motor Show 2016: storia del ritorno

La crisi del Motor Show inizia ufficialmente nel 2012 quando solo 450.000 visitatori (contro gli 850.000 del 2011) affollano i padiglioni di Bologna Fiere.

L’annullamento dell’edizione del 2013 per mancanza di stand non migliora la situazione, così come la decisione di realizzare il Motor Show 2014 con soli 19 espositori (133 nel 2012). Il pubblico diserta l’evento (solo 300.000 visitatori), a causa anche dei prezzi troppo alti dei biglietti, e l’assenza di Case interessate porta ad un nuovo annullamento: quello del 2015.

Motor Show 2016: da dove ripartire

Il Motor Show 2016 si farà – come sempre a Bologna (dal 3 all’11 dicembre) – ma nel frattempo molte cose sono cambiate nel panorama espositivo automobilistico italiano: Auto e Moto d’Epoca a Padova sta diventando ogni anno sempre più importante grazie al sempre maggiore impegno profuso dalle Case ufficiali e a Torino si sta cercando di tornare ai fasti del Salone di un tempo con l’evento all’aperto Parco Valentino.

L’obiettivo degli organizzatori è quello di portare a Bologna Fiere lo stesso numero di visitatori dell’ultima – deludente – edizione del 2014 (300.000) ma secondo noi quest’anno ne vedremo molti di più: diversi marchi automobilistici hanno creduto nel progetto (il Gruppo PSA, Toyota, Suzuki Jaguar/Land Rover, giusto per citare le Case più attive nella rinascita dell’evento bolognese) e gli eventi collaterali promessi appaiono più coinvolgenti. I prezzi dei biglietti del Motor Show – come da tradizione – resteranno però piuttosto alti: 18 euro online (20 euro per le giornate del 10 e dell’11 dicembre) e 22 euro (25 euro per le giornate del 10 e dell’11 dicembre) alle casse.

Bisognerà vedere se per il pubblico il gioco varrà la candela.