Motor Show, la storia: Parte 3 – 1985-1987 – Non solo spettacolo

Smartworld
di Marco Coletto

Grazie alle anteprime mondiali la rassegna bolognese si trasforma (quasi) in un vero Salone


1985

Il Motor Show di Bologna diventa ufficialmente un vero Salone: la Fiat sceglie la rassegna emiliana per svelare in anteprima mondiale la Croma e la maggior parte delle Case automobilistiche (escluse le tedesche “premium”) è presente con uno stand.

Viene creato un padiglione (Area Donna) rivolto esclusivamente al pubblico femminile ma non mancano le iniziative dedicate agli appassionati di sport. Oltre alle sfide motociclistiche viene organizzato infatti per la prima volta il Memorial Bettega: un rally visibile dalle tribune su una pista lunga poco meno di un chilometro e mezzo caratterizzata da tratti sterrati. All’evento, vinto dal Campione del Mondo in carica Timo Salonen, partecipano i migliori esponenti della disciplina.

1986

L’anteprima mondiale di quest’anno è la Lancia ECV (Experimental Composite Vehicle), un prototipo di auto da rally basato sulla Delta S4 caratterizzato dall’elevata presenza di fibra di carbonio e kevlar. Questi materiali permettono di ridurre i consumi, aumentare le prestazioni e migliorare la resistenza della scocca in caso di impatto.

Ventuno modelli Porsche provenienti dal museo di Stoccarda vengono esposti per la prima volta in Italia e nelle aree esterne stupisce l’esibizione di Patrick Bourny, uno stuntman francese in grado di fare impennare un camion.

In un periodo in cui la sicurezza stradale non è ancora presa in grande considerazione gli appassionati di moto scoprono nella sezione a loro dedicata che il casco può essere un oggetto personalizzabile e trendy.

1987

Aumenta l’area espositiva e c’è una mostra molto interessante dedicata alle moto Gilera. I fan delle corse possono invece gustarsi il Memorial Bettega vinto da Miki Biasion e una prova dedicata alle vetture Turismo.