Monopattini, miniscooter, skate e carrelli della spesa: come ci si muove a My Special Car

My Special Car 2014 - In viaggio per i padiglioni
Smartworld
di Claudio Mastroianni

Tanti padiglioni da visitare, tanti chilometri da fare: come muoversi? Le scelte divertenti dei visitatori del salone del tuning di Rimini

L’abbiamo già detto parlando dei tuning più “stravaganti”: uno degli aspetti più divertenti di My Special Car a Rimini è l’evidente voglia – da parte di tutti – di divertirsi.

Non soltanto da parte di chi le auto elaborate le ha create, ma anche di chi va a vederle in compagnia di famiglia e amici.

Una grande differenza rispetto a saloni più blasonati e compassati come Ginevra o Parigi, che rappresentano – giustamente – l’aspetto più serio della passione per le automobili.

Qui a Rimini la gente viene e ride, scherza e fa casino. Anche con i “mezzi di trasporto”.

Sì, è vero: tantissima gente vaga per i padiglioni di RiminiFiere a piedi. Tanti ragazzi, soprattutto, magari nel giorno libero dalle scuole o dal lavoro.

Ma c’è anche chi si sbizzarrisce, come il microscooter motorizzato che vagava venerdì pomeriggio per i vari padiglioni del salone regalandoci un ascolto a tutto volume di “Diamonds” di Rihanna (ne saranno contenti i nostri amici di PLAY! Motor Glam). Almeno un paio di ore di Rihanna, a dirla tutta.

Oppure la ragazza – nella foto qui sopra – che guidava una specie di super-bici dall’assetto ribassato e con due ruote posteriori da automobile tradizionale. Decisamente bello da vedere. 

E ancora i ragazzi che si muovevano – e facevano spettacolo – utilizzando un accessoriato carrello della spesa (chi ha seguito il nostro evento su Google+ ha potuto vederne una foto in diretta durante una fase di “pit-stop”).

Ma c’era anche qualche ragazzo che, semplicemente, si spostava sul proprio skate. A ricordarci che il tuning è una arte e una passione che unisce le generazioni. Anche quelle più recenti, fatte di skate, musica e social network.