Nissan DeltaWing: la rivoluzione dell’Endurance

Nissan DeltaWing - Frontale
Smartworld

Quando la fantascienza si incontra con la realtà… nasce la Nissan DeltaWing. Questa strana auto, che sembra uscita direttamente da un film di quelli da “supereroi” è una vettura sperimentale che la casa giapponese manderà in pista alla prossima 24 Ore di Le Mans il 16-17 giugno (fuori gara).

Oltre ad essere uno dei progetti più radicali del mondo delle corse Endurance, questa vettura, a dir poco futuristica, dovrebbe fungere anche da banco di prova per nuove tecnologie che verranno utilizzate anche sulle prossime generazioni di auto stradali. Questo è uno degli obiettivi di questo progetto.

Un progetto rivoluzionario

La rivoluzione legata a questo prototipo riguarda lo straordinario rapporto peso/potenza/aerodinamica. Rispetto ad una racer convenzionale vanta infatti una resistenza aerodinamica e un peso letteralmente dimezzati. Dunque, di conseguenza, anche i consumi e le emissioni della DeltaWing saranno da record, portando così la filosofia  “nissaniana” Pure Drive anche nel mondo delle competizioni.

Aerodinamica estrema

Esteticamente è molto diversa dalle altre vetture Endurance, ha infatti la posizione dell’abitacolo molto arretrata, quasi sovrapposta all’asse posteriore. Anche il motore è posizionato molto indietro e, in questo modo, la distribuzione dei pesi risulta molto arretrata e il risultato sembra essere una straordinaria maneggevolezza del veicolo. Le linee estremamente lisce, fluide e appuntite la rendono poi particolarmente ficcante.

Poco potente ma molto prestazionale

Il motore, collocato in posizione arretrata, è un “modesto” quattro cilindri 1,6 litri a iniezione diretta di benzina, turbocompresso e della potenza di circa 300 CV. Il fatto, però, è che questo propulsore basta alla Delta Wing per raggiungere ampiamente le prestazioni delle sorelle LMP1 e LMP2 che dispongono del doppio della potenza.