I futuro “verde” della Ferrari: V12 ibrido o V6?

Ferrari F12 Berlinetta
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Al Salone di Ginevra è stato presentato da Luca Cordero di Montezemolo come “il primo di una nuova generazione”, parliamo del nuovo V12, cuore pulsante della gran turismo di Maranello più veloce di sempre, la F12 Berlinetta. Il presidente della Ferrari ha aperto, con le sue parole, una porta sul futuro del Cavallino ed ora si inizia ad intravedere cosa c’è dietro: un V12 Ibrido.

Questo, almeno, è quello che ha detto abbastanza chiaramente ai microfoni di Autocar Amedeo Felisia, Ceo Ferrari, dichiarando che è allo studio una nuova tecnologia che, in primo luogo, introdurrà il fattore “verde” sulle future auto di Maranello.

Eco-sostenibilità … senza rinunciare alla potenza

Felisia ha proprio parlato di un “sistema ibrido” che non avrà come valore aggiunto solo un incremento di potenza per i motori ma soprattutto un risparmio energetico. Si tratta, si, di una tecnologia molto costosa, ma sembrerebbe che la fiducia sia riposta nei possibili abbassamenti dei costi previsti per il futuro.

Non posso dire quando, ma è molto probabile che questa tecnologia sarà adottata da tutte le Ferrari del futuro. È stata progettata per adattarsi a tutte le nostre architetture e, se continueremo con lo sviluppo, sarà presto di serie”, più chiaro di così, insomma, Felisia non poteva essere.

La Ferrari HY-KERS

Il progetto di cui parla è quello presentato nel 2010, sempre a Ginevra, denominato HY-KERS. Quel Concept di due anni fa era derivato da una 599 GTB Fiorano alimentata da un V12 6 litri da 620 CV (608 Nm di coppia) affiancato da un motore elettrico da 109 CV (80 KW) e 150 Nm di coppia.

Ad alimentare questo propulsore elettrico ci sono due batterie agli ioni di litio SAFT dalla forma appiattita e collocate sotto il pianale della vettura in corrispondenza dei sedili.

Tra motore elettrico (40 Kg) e batterie (60 Kg) tutto il pacchetto sfiora i 100 kg di peso, non pochi, ed è su questo, sembrerebbe, che si stia lavorando.

L’altra strada, quella del V6

Ma per quanto riguarda le emissioni e le nuove normative europee, che sempre più premono su questo fronte, c’è anche un’altra strada percorribile nel futuro Ferrari, quella delle motorizzazioni V6. “Perché no”, ha detto Felisia, d’altra parte “anche negli USA l’atteggiamento è cambiato, fino a poco tempo fa il minimo preso in considerazione era l’otto cilindri”.