Kia Cee’d: com’è dolce cambiare

Smartworld
di Alessandro Ferrari

Il nuovo cambio DCT a doppia frizione punta sulla fluidità di marcia, per viaggi comodi e senza stress

Comfort Silenziosa, spaziosa, né troppo morbida né troppo dura. Ottima per i lunghi viaggi.
Costi Allineata alla concorrenza. La Platinum ha una buona dotazione di serie.
Piacere di guida Va tutto bene, a patto di non pretendere un comportamento sportivo.
Ambiente Valori buoni, ma non eccezionali. Manca il dispositivo stop e start.

Che il marchio Kia stia viaggiando a gonfie vele nonostante la crisi persistente è un dato di fatto.

È anche evidente che il merito di questo successo non è dovuto solo al look attraente dei nuovi modelli, anche se sotto questo punto di vista il progresso è stato decisamente notevole nel giro di pochissimi anni.

Piacere di guida da doppia frizione

Il centro studi europeo di Kia, infatti, ha studiato a fondo la concorrenza e sta iniziando a proporre soluzioni altamente competitive, come il cambio automatico sequenziale a doppia frizione, il DCT che offre sulla Cee’d in combinazione con il motore 1.6 GDI a iniezione diretta di benzina da 135 CV.

Il risultato di questo “matrimonio” è un’automobile decisamente interessante,  che si impara ad apprezzare dopo un uso prolungato.

Al contrario di altre Case europee, infatti, Kia ha scelto la doppia frizione non per dare un carattere nervoso e sportivo alla sua nuova berlina, bensì per realizzare un’automobile che punta molto sul comfort e sul contenimento dei consumi.

Ecco perché al primo contatto con questa trasmissione si notano più che altro la dolcezza di funzionamento e l’assenza di strattoni nel passaggio da un rapporto all’altro.

Merito proprio delle due frizioni, che innestano il rapporto successivo prima di avere scollegato quello precedente, con un rapidissimo gioco governato da sensori elettronici che rendono estremamente dolce l’operazione.

Chi sta dietro al volante però ha anche la sensazione di una certa lentezza di reazione, rispetto ad altri cambi di questo genere.

L’uso prolungato di questa versione della Cee’d porta a prendere gradualmente confidenza con il DCT e a cambiare opinione sul suo funzionamento.

Che in realtà non ha mai ritardi evidenti e soprattutto, utilizzandolo nella funzione completamente automatica, si scopre che la sua gestione elettronica provvede a inserire sempre il rapporto più appropriato per assicurare la coppia motrice necessaria alle ruote e garantire riprese sufficientemente rapide.

Capacità inaspettate

Anche nella guida in salita, una condizione spesso critica per i cambi automatici, la Kia Cee’d se la cava bene, assicurando un comportamento fluido e piacevolmente pronto anche in uscita dalle curve strette e dai tornanti.

Il motore contribuisce a questa sensazione di guida rilassata visto che, più che sulla potenza pura, punta sulla fluidità di funzionamento e sulla silenziosità.

Proprio il comfort è un’altra dote di questa Kia, che emerge molto bene nei viaggi in autostrada, dove si raggiunge agevolmente la velocità “da codice” e dove la taratura confortevole, ma non troppo morbida, delle sospensioni garantisce comodità anche sulle lunghe distanze.

Se poi volete a tutti i costi un po’ di brio, potete disinserire la funzione Eco, regolare la taratura dello sterzo su sport e azionare il cambio attraverso le classiche levette dietro il volante.

Così la Cee’d non diventa certamente un’automobile sportiva (questo non fa parte del suo dna), ma la guida si fa molto più coinvolgente.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 1.591 cc
Potenza 99 kW/135 CV a 6.300 giri
Coppia 164 Nm a 4.850 giri
Cambio automatico DCT
Trazione anteriore
Velocità max 195 km/h
Acc. 0-100 km/h 9,9 secondi
Consumo misto 16,4 km/l
Emissioni CO2 140 g/km
Dimensioni 4,31/1,78/1,47 m
Bagagliaio 380/1.318 dm3
Bollo 255,42 euro