Nel mondo degli appassionati di motori c’è un partito di irriducibili: gli amanti delle vetture sportive di piccole dimensioni. Sognano la Porsche ma nel frattempo si infiammano per i diabolici incroci che alcune Case mettono in produzione: auto di serie, quasi utilitarie, che grazie all’immissione di motori pepati, freni adeguati, livree aggressive, gomme stralarghe, interni racing, si trasformano in piccoli bolidi, veloci, cattivi, reattivi pronti alla sgommata. In Italia abbiamo una lunga tradizione, dalle 500 e 600 Abarth degli anni Sessanta fino alle nuove generazioni Fiat (ricordate la pazzesca Panda 100 HP?), Abarth, Renault RS, Peugeot Sport, Volkswagen GTI… Anche Opel non ha voluto rinunciare alla sfida in questo settore e ha trasformato la placida Adam in versione Adam S, dove S sta ovviamente per sportiva. Un’operazione che lascia quasi di sale, tanto la Adam S si presenta con un aspetto incattivito, dagli spoiler agli sticker, agli interni Recaro.
Stile e interni
Di sicuro con la Adam S non si passa inosservati: per il colore di un bel rosso (soprannominato Red’n’roll), per i vetri scuri, il baffo cromato, i listelli argentati che incorniciano la parte superiore dei cristalli per l’assetto ribassato e gli aggressivi cerchi in lega da 18 pollici, ma soprattutto per l’alettoncino posteriore che aumenta il carico aerodinamico, spesso necessario su vetture di passo corto.
Ma per l’appassionato gli interni non devono essere da meno: e infatti sulla Opel Adam S ci si accomoda in accoglienti e rigidi sedili Recaro afferrando un bel volantino bicolore. Cruscotto e comandi racing, con giochi di colori e sticker che ci ricordano che siamo al volante di un giocattolo che ruggisce.
Per il resto la Adam S è come la sorella tranquilla, quindi spazio per quattro un po’ a fatica e baule di dimensioni cittadine.
Una dimensione normale in una citycar e che diventa del tutto ininfluente in questa versione racing dove vale quasi il segnale opposto, più si sta stretti meglio è, vince il feeling corsaiolo, da go-kart.
Impressioni di guida
Sulla Opel Adam S avete sotto il cofano un 1.400 cc, quattro cilindri turbo benzina con la bellezza di 150 CV e 220 Nm di coppia a 4.900 giri. Due valori che fanno già capire le soddisfazioni che ci si può togliere, non appena la strada si presta a lasciarci aprire il gas.
Il motore ha un sound robusto già al risveglio ma che non diventa mai fastidioso. In città la Adam S come le sue concorrenti (da Mini Cooper a 500 Abarth) è un po’ faticosa: frizione certo non leggera, assetto rigido che vi fa rimbalzare sul pavé, sterzo diretto…
Per fortuna la coppia è tanta e questo permette di limitare l’uso del cambio: sei rapporti, ben scalati. Usciti dalla città la Opel Adam S vi ripaga immediatamente: spinge subito forte, entra senza esitazioni in curva e ne esce veloce, ben piantata al suolo, senza tentennamenti. I cavalli sono tanti e arrivano a spingere in fretta: così si può alzare progressivamente il ritmo sempre in gran sicurezza.
Se prendete una strada di montagna, il divertimento è massimo: tornanti in seconda, allunghi in terza e quarta, staccata, altro tornante in seconda e su veloci fino alla vetta. Gran divertimento senza nemmeno infrangere i limiti di legge, perché spesso i 90 all’ora sono un limite che in salita basta e avanza.
Capitolo consumi: qui come in tutte queste vetture moltissimo dipende dallo stile di guida. In ogni caso, anche spingendo forte, non siamo mai scesi con la Opel Adam S sotto gli 11-12 km con un litro, con il miglior risultato, grazie anche all’elasticità del motore che riprende quasi sempre da poco più di mille giri, sui 14-15.
Conclusioni e prezzi
La Adam S è per Opel un’operazione abbastanza coraggiosa, nel senso che se la deve vedere con una concorrenza che a parità di prestazioni sfoggia una tradizione, heritage come si dice ora, che la Casa tedesca in questo settore non ha.
Ovvio che Abarth e Mini o DS hanno quel qualcosa nel brand che per alcuni può fare la differenza. Però la Opel Adam S risponde con un design particolare e intrigante e una cura nella realizzazione che la mette alla pari con qualunque avversaria.
E veniamo al prezzo: si parte da 18.900 euro che già non è poco e si arriva, con tutto il pacchetto sport, a 21.460 euro.
Ma la Opel è praticamente allineata a quelli della diretta concorrente la 500 Abarth col motore da 140 CV (al prezzo più basso) o da 160 CV (20.350 euro). Dunque se piace il genere, questo è. Come si diceva una volta, il prezzo della passione non chiede troppi ragionamenti.