Porsche 911 Carrera Coupé: nei decenni fedele

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Porsche 911 Carrera Coupé, nei decenni fedele

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di Alessandro Pasi

Comfort Come sempre i tedeschi sono attenti alla schiena di chi guida: ottimo.
Costi L’auto è cara, ovvio. Ma tenuto conto delle prestazioni non poi così tanto. Gli optional sono numerosi e costosi.
Piacere di guida Al top come ci si aspettava. Motore esuberante, grande trazione, precisione nelle traiettorie.
Ambiente Per essere una sportiva il lavoro dei tecnici è encomiabile: consumi meno 16%.

Prima di leggere, sfogliate per un attimo le immagini nella gallery. Perché, prima di raccontarvi le impressioni di guida, vorremmo che vi soffermaste sull’aspetto esterno. E condivideste, crediamo, il nostro giudizio: la nuova Porsche 911 è assolutamente riconoscibile.

La linea, nei volumi, nelle viste laterali e frontali (forse un po’ meno in quella posteriore) segue, ricalca, perfeziona la forma di una delle vetture sportive più particolari e longeve degli ultimi (quasi) settant’anni.

Basta un’occhiata alla prima 911 (era il 1963) per capire quanto alla Porsche abbiano lavorato per mantenere attuale e migliorare tecnicamente una vettura nata con il motore posteriore boxer sei cilindri montato a sbalzo e raffreddato ad aria.

Un dato: dalla prima 911 a questa, la potenza è triplicata e il motore è raffreddato a liquido.

Ma soprattutto, linee a parte, in Porsche sono stati cocciutamente ancorati ad alcune qualità di base della 911: costruire un’auto di alte prestazioni, ma utilizzabile tutti i giorni e con un comfort di marcia paragonabile a quello di una berlina.

Rispetto all’ultima serie, questa 911 è un pelo più lunga (100 mm) e più larga all’avantreno (50 mm), il motore ha una cubatura inferiore di 178 cc, ma guadagna 5 CV, arrivando a 350, la vettura pesa 98 kg in meno e arriva a consumare soltanto 8,2 litri per cento chilometri (un bel 16% in meno).

La ricetta meno chili, più cavalli, condita da un nuovo sterzo elettromeccanico di una precisione imbarazzante, fa di questa ultima Porsche una delle sportive più divertenti da guidare.

Se volete fare del gran turismo chiacchierando con chi vi sta a fianco, basta lasciare i settaggi come sono: l’auto fila via silenziosa come una berlina.

Se preferite una guida più gagliarda, schiacciate il tasto Sport e la 911 si “incanaglisce” un po’.

Se invece avete di fronte una di quelle strade che si inerpicano in tornanti a 90°, giù il tasto Sport Plus che attiva anche le sospensioni intelligenti, apre gli scarichi e sveglia del tutto il sei cilindri.

La 911 si trasforma: le cambiate arrivano al limitatore o quasi, le scalate sono accompagnate da vigorose e sonore doppiette, l’accelerazione diventa brutale e sta a voi scegliere se fidarvi dell’automatico PDK a doppia frizione o infilare le marce con i paddle al volante.

A destra si sale di marcia a sinistra si scende.

Purtroppo questo primo assaggio della 911 è avvenuto in California, che rappresenta il suo primo mercato mondiale.

Ma anche dove i limiti di velocità sono quasi frustranti, 55-65 miglia, tra i 110 e i 130 km. Per fortuna la Porsche aveva prenotato un pezzo di un aeroporto privato, realizzando un mini circuito per scatenare i cavalli in accelerazioni e slalom.

La maggiore differenza che si avverte con le prime Porsche riguarda, comunque, non tanto le prestazioni in assoluto, ma l’incredibile motricità e la tenuta granitica del posteriore, con un Esp che è sempre più raffinato e vi aiuta davvero a mantenere la concentrazione alla guida e alle traiettorie.

Insomma,andar forte è sempre più facile ed è bene dare un occhio ogni tanto al tachimetro, perché le velocità non si percepiscono come si dovrebbe.

In alternativa al PDK c’è un nuovissimo cambio manuale a sette marce: le prime sei ravvicinate, l’ultima lunga, solo autostradale, per risparmiare carburante.

Infine, tocca dire qualcosa pure sugli interni: la 911 è un’auto preziosa, riccamente rifinita pur con un’impostazione sportiva: gli strumenti, seppur con una nuova estetica, sono sempre cinque e raccolti davanti al volante.

Di veramente nuovo c’è la console centrale, ispirata a quella della Panamera, con una fila di pulsanti sui due lati del cambio per attivare le varie funzioni dinamiche.

Ottima la posizione di guida, ben studiati i sedili che contengono lateralmente senza essere dei gusci scomodi.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 6/3.436 cc
Potenza 257 kW/350 CV
Coppia 390 Nm a 5.600 giri
Cambio automatico a 7 rapporti
Trazione posteriore
Velocità max 287 km/h
Acc. 0-100 km/h 4,6 sec.
Consumo misto 12,2 km/l
Emissioni CO2 194 g/km
Dimensioni 4,49/1,80/1,30 m
Bagagliaio 135/335 litri
Bollo 1.991,75 euro