Porsche 911 Carrera S Cabriolet: che cosa volete di più?

Smartworld
di Stefano Cossetti

Potenza, precisione di guida, meccanismo della capote perfetto

Si fa presto a dire cabrio. Ma se non basta una sola parola a cambiare la sostanza delle cose, diciamo che vale come punto di partenza. La protagonista della nostra prova infatti è la nuova 911 Cabrio. Siamo partiti alla volta delle Canarie a febbraio, in pieno clima siberiano, un periodo del quale tutti noi conserviamo un “rigido” ricordo. Forse sarà per questo, fatto sta che ci faceva quasi specie l’idea che di lì a qualche ora avremmo viaggiato… “en plein air” al volante della Porsche 911 Carrera Cabriolet. Eppure è bastata una semplice occhiata alla cartina per ricordarci che l’arcipelago delle Isole Canarie gode di un ottimo clima subtropicale. Tanto bastava per mettersi alle spalle i meno quindici dello scalo a Monaco di Baviera!

Premesso che abbiamo già detto tutto del progetto 991 (alias la nuova 911), prima di parlare delle sensazioni suscitate dalla guida della Carrera S dedichiamo le nostre attenzioni alla ragione principale della prova: la 911 in versione cabriolet. Prima di tutto l’occhio (anche quello poco allenato) di un osservatore non può non notare che sulla coda è sparita la “gobba” e pertanto ora la pulizia della linea è davvero efficace. L’altro elemento che si nota subito è il profilo laterale: basta sovrapporre idealmente coupé e cabrio per verificare che le linee non cambiano. Tutto merito della qualità costruttiva: la capote è stata realizzata con delle centine che permettono una curvatura del tutto simile alla coupé. È inedita anche la scelta dei materiali: si è fatto ampio uso del magnesio per limitare il peso. In circa 13 secondi e fino alla velocità di 50 km/h la capote si apre e chiude ripiegandosi a “zeta”. Grazie ai materiali impiegati e al progetto, il tetto una volta ripiegato occupa uno spazio di 55 centimetri di lunghezza per 23 di altezza.

Ecco perché è sparita la “gobba”.

Questa non è l’unica novità. Va infatti “in pensione” l’operazione di montaggio e smontaggio del frangivento: adesso fino a 120 km/h basta premere un tasto. Ovviamente in fase di chiusura del tetto il frangivento invece rientra automaticamente. Dato che stiamo parlando di flussi d’aria, da ricordare anche il coefficiente aerodinamico che, a capote chiusa, rimane dello 0,30. Eccellente.

Ora che sapete molte cose sulla capote della 911 siamo certi che volete conoscere le nostre sensazioni alla guida della S. Prima di tutto, parliamo dell’incremento di prestazioni: i cavalli passano da 385 a 400 (da 6.500 a 7.400 giri) e la coppia da 420 a 440 Nm (da 4.400 a 5.600 giri). Nonostante ciò, la Casa dichiara una riduzione dei consumi, precisamente 1,4 litri ogni 100 chilometri, vale a dire il 13,6 per cento in meno.

Ed eccoci finalmente al volante della S, a 1.050 metri sul livello del mare lungo le strade dell’isola di Gran Canaria in direzione Tejeda. La nostra 911 è dotata di cambio a doppia frizione a 7 marce (PDK), di differenziale autobloccante trasversale a comando elettronico variabile (PTV Plus), di sistema attivo delle sospensioni (PASM), di servosterzo elettromeccanico e di pacchetto Sport Crono. In pratica il meglio che si possa chiedere alla tecnologia, tenendo presente che la piattaforma della 991 ha un nuovo disegno delle sospensioni e la carreggiata anteriore più larga di 52 millimetri, mentre il passo è stato allungato di 10 centimetri.

I cultori della guida e quanti riescono davvero ad avere feeling con… il fondoschiena, sapranno percepire le sensazioni di grande bilanciamento tra gli assi, notando l’assenza di quei fenomeni di lieve sottosterzo che fino a qualche anno fa potevano essere tipici di un’auto come la 911 con motore a sbalzo e trazione posteriore.

Formidabile il PTV, studiato per intervenire sullo sterzo (rendendolo ancora più preciso) e con un intervento di “frenata” sulla ruota posteriore interna nella percorrenza di curva e relativa “trasmissione” di coppia a quella esterna. L’esemplare che abbiamo provato aveva anche i freni carboceramici, ai quali evidentemente è vietato per vocazione qualsiasi fenomeno di affaticamento. Neppure in pista – dove li abbiamo strapazzati assieme alle gomme – siamo riusciti a farli andare in crisi. I pneumatici sì, loro no. Francamente, è tutto molto entusiasmante. Compresi gli interni. Assolutamente ineccepibili. Beato chi se la può permettere.

Scheda Tecnica

Motorebenzina 6 cilindri, 3.800 cc
CO2210 g/km (con cambio PDK)
Potenza400 CV @ 7.400 giri
Coppia440 Nm @ 5.600 giri
0-100 km/h4,3 sec (con Sport+ e PDK)
Velocità299 km/h (con PDK)
Prezzo105.120 €
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