Porsche 918 Spyder: nuove foto e informazioni ufficiali della hyper car di Stuttgart

Porsche 918 Spyder
Smartworld
di Junio Gulinelli

Rilasciate nuove foto e le informazioni definitive della hyper-car ibrida da 880 CV che consuma solo 3l/100 km.

Una combinazione unica di rendimento ed efficienza”, inizia così la descrizione, secondo Porsche, della nuova 918 Spyder.

Si tratta dell’ultima “opera” di Stuttgart, l’hyper car ibrida che farà a lungo parlare di se. In pieno 50esimo anniversario della Porsche 911, la Casa ha svelato – rivelandone tutti i dettagli definitivi e nuove fotografie ufficiali – la sua nuova super sportiva, la Porsche 918 Spyder.

Durante questi mesi la Porsche 918 Spyder si è fatta vedere diverse volte, sotto “uniformi” diverse. Era stata mostrata quando ancora la carrozzeria non era completa. È stata mostrata con i colori Martini e ora, per svelarci tutti i suoi dettagli opta per una livrea in nero e arancio.

Il debutto ufficiale, in anteprima mondiale, è riservato al prossimo Salone di Francoforte 2013 (a settembre), per il quale verranno conservati gli ultimissimi dettagli, ma con il comunicato stampa di oggi già conosciamo praticamente tutto di questa nuova super car targata Porsche.

Un sistema ibrido “avanti” a tutte

Il cuore pulsante della Porsche 918 Spyder, che la rende unica e oltre modo innovativa, è un sistema ibrido che va anche al di là dei sistemi KERS visti sulle recenti Ferrari LaFerrari e McLaren P1. Qui troviamo, infatti, un V8 da 4,6 litri come principale protagonista di questa meccanica capace di erogare, da solo, 608 CV (132 CV per litro).

Ma affiancato a questo c’è il modulo ibrido che, seguendo gli standard Porsche, è stato collocato davanti all’asse posteriore, con una configurazione in parallelo che permette alla Porsche 918 Spyder di sfruttare tutta la potenza del motore elettrico al treno posteriore.

Un secondo motore elettrico è stato poi posizionato all’asse anteriore fornendo in questo modo alla 918 Spyder una trazione integrale con maggiori possibilità di distribuzione della coppia rispetto ad un tradizionale sistema di trazione integrale.

Il modulo ibrido posteriore dispone di una potenza di 115 kW (156 CV), mentre quello anteriore eroga fino a 96 kW, 130 CV.

Entrambi questi due propulsori elettrici, così come anche il V8 termico, hanno totale indipendenza in modo da offrire una ripartizione della potenza, tra asse anteriore e posteriore, sempre adeguata al tipo di guida e di situazione.

Per quanto riguarda la trasmissione, si è optato per il cambio PDK a 7 rapporti, mentre per l’alimentazione dei motori elettrici ci sono delle batterie agli ioni di litio, con raffreddamento a liquido, che si possono ricaricare attraverso una presa (presa tradizionale 4 ore per la ricarica, 2 ore con una presa veloce).

Porsche, poi, mette a disposizione dei proprietari della Porsche 918 Spyder un ulteriore caricatore (opzionale) in grado di completare la ricarica del sistema elettrico in appena 25 minuti…

Dalla modalità EV alla “Hot Race”: regolazione della potenza a piacimento

In modalità elettrica la Porsche 918 Spuyder arriva a percorrere fino a 30 km, raggiungendo una velocità massima di 150 km/h e con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in meno di 7 secondi.

In modalità ibrida, il V8 e il sistema elettrico lavorano all’unisono in modo da ottenere le migliori prestazioni con consumi contenuti. Ma c’è poi anche la modalità Sport Hybrid, con cui il V8 guadagna un ulteriore overboost di potenza, lasciando in questo caso i consumi in secondo piano.

Ancora più in alto si può arrivare con la modalità Race Hybrid che si traduce nella ricerca totale delle prestazioni sfruttando al massimo il V8 e il cambio PDK. Infine, per lo sprint assoluto c’è la funzione Hot Lap che consente di sfruttare fono all’ultima goccia tutta la potenza del sistema ibrido della Porsche 918 Spyder.

In totale, quindi, facendo due conti, la Porsche 918 Spyder offre una potenza totale di 880 CV a fronte di consumi “ridicoli” pari, stando alla Casa, di 3l/100 km. Tutto ciò facendo segnare il tempo record di 7:14 sull’inferno verde del Nürburgring

Un capolavoro di tecnica

Se poi vogliamo dare uno sguardo alla tecnica, la Porsche 918 Spyder è costruita attorno ad una monoscocca in fibra di carbonio, come d’altronde anche la McLaren P1 e la Ferrari LaFerrari ed ha un peso approssimativo di circa 1.700 Kg.

Porsche, ha cercato, poi, un centro di gravità molto basso, non solo per ottimizzare la dinamica della 918 Spyder, ma anche per assicurare una migliore refrigerazione dell’apparato elettrico.

Si è ottenuta una distribuzione dei pesi del 57% al posteriore e del 43% all’anteriore. La fibra di carbonio, poi, non si è limitata a comporre lo chassis ma anche altri diversi elementi, perfino del motore.

Come sulla ultima generazione della Porsche 911, l’asse posteriore della Porsche 918 Spyder è direzionale, contando su un angolo di sterzo indipendente per ogni ruota posteriore, in funzione della velocità, che arriva fino a 3 gradi in ogni direzione.

E poi, per concludere, la Porsche 918 Spyder è stata equipaggiata anche con un’aerodinamica attiva che, in funzione della modalità di guida, ottimizza la carica ottenendo una migliore stabilità, non solo con l’ausilio dell’alettone posteriore retrattile, ma anche attraverso le prese d’aria frontali che aiutano, nel caso fosse necessario, a generare un “effetto suolo”.