Renault Master: adesso i motori diventano Energy, inquinano e bevono meno

Renault Master new
Smartworld
di Antonio de Felice

Tanti interventi sulla meccanica, e ora arriva anche lo Start&Stop e il sistema di recupero energia in frenata

La Renault ha lanciato le nuove motorizzazioni Energy dCi 100 e 125 per il Master, il furgone commerciale leggero realizzato in un progetto comune dal quale sono nati anche l’Opel Movano e il Nissan NV400.

I due nuovi propulsori, infatti, adottano ora il dispositivo Start&Stop che risulta particolarmente utile in ambito urbano e l’Energy Smart managment, il sistema di recupero dell’energia in frenata e in decelerazione che fa lavorare l’alternatore esclusivamente nei momenti ottimali per il consumo.

Un lavoro di affinamento

È dal 2010, anno del lancio, che il motore 2.3 dCi è disponibile per il Master in una gamma di tre potenze (100, 125 e 150 CV) e che già nel 2012 ha subito una serie di interventi mirati a migliorarne l’efficienza e ridurne le emissioni nocive.

Per raggiungere questi obiettivi, i tecnici francesi hanno lavorato su diversi fronti. È stato modificato il circuito di raffreddamento dell’acqua per accelerare il raggiungimento della temperatura di esercizio.

Sono state utilizzate nuove pompe dell’olio e del servosterzo a cilindrata variabile per ottimizzarne il funzionamento, sono stati impiegati pneumatici a basso consumo e infine è stato utilizzato un nuovo e più fluido lubrificante per la trasmissione.