Sciopero della benzina: il 6 giugno niente rifornimento contro il caro prezzi

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Il 6 giugno l’Italia scende in piazza contro il caro benzina. Lo sciopero è stato indetto dall’ACI (Automobile Club d’Italia) per lanciare un segnale forte di protesta contro gli aumenti spropositati delle accise che gravano sul costo finale del carburante.

Angelo Sticchi Damiani: «Niente rifornimento il 6 giugno»

«Gli automobilisti italiani non faranno rifornimento il 6 giugno – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI – per dire coralmente basta agli aumenti dei prezzi alla pompa, saliti di oltre il 20% in un anno. Il problema sta nelle troppe accise, che continuano a rappresentare la forma di tassazione preferita dallo Stato perché immediata, ineludibile e senza costi gestionali per l’Erario».

Nel 2012 una famiglia spenderà 1.680 euro in carburante

Secondo i dati riportati dal portale ACI, una famiglia in Italia spenderà per l’automobile nel 2012 1.680 euro in carburante, che vanno ad aggiungersi ai 715 euro per l’assicurazione, i 270 spesi per parcheggi e garage, ai 190 euro dei pedaggi e i 120 euro per le multe: per un totale di oltre 3.500 euro (contro i 3.270 del 2011).

«Preoccupa la disaffezione all’uso dell’automobile»

Il calo delle immatricolazioni degli ultimi mesi preoccupa, ma non è l’unico allarme. «Quello che più ci preoccupa è l’aumento della disaffezione all’uso dell’automobile», ha spiegato Sticchi Damiani.

Il rischio sempre più concreto è che l’automobile possa diventare un vero e proprio lusso: l’inizio di una catastrofe, ecco. Così il 6 giugno arriverà – finalmente – il primo segnale importante e necessario. E chissà che non possa sortire effetti positivi. Auguriamocelo.