Frontier porta su Xbox il successore spirituale di Rollercoaster Tycoon: la recensione

Smartworld
di Stefano Valente

Ma il risultato è ben lontano dall'illustre predecessore

Sulle spalle di Screamride pesa il macigno di un passato che diventa scomodo nel momento in cui bisogna confrontarsi con esso. Il team responsabile di questo strambo videogioco è lo stesso di Rollercoaster Tycoon, del quale Screamride ne rappresenta il sequel spirituale.

Peccato che i due giochi non abbiano niente in comune, neanche il nome ormai. 

Tre modalità a disposizione

Screamride è un’esclusiva Microsoft e quindi lo troverete sia su Xbox One che su Xbox 360 e lo scopo del gioco è far urlare i passeggeri delle montagne russe più folli del mondo.
Le modalità di gioco a disposizione sono tre: la prima con cui avrete a che fare vi vedrà al volante dei bolidi che viaggiano sulle rotaie e a voi spetterà il compito di calibrare la velocità per non fare deragliare i poveri passeggeri. Frontier ha cercato di rendere più avvincenti queste sezioni ponendo ostacoli va evitare e turbo da acquisire, ma è poca cosa per definire avvincenti queste sezioni.

Cuore gestionale? 

La seconda modalità, vi vedrà impegnati come ingegneri incaricati di costruire le montagne russe più folli di sempre: questo doveva essere il vero cuore del titolo, quella parte che non fa rimpiangere Rollercoaster Tycoon, ma qualcosa è andato storto. I controlli sono macchinosi, spesso troppo e in maniera inspiegabile. Se è vero che i gestionali non sono sicuramente adatti per il mercato console, è quanto meno lecito aspettarsi uno sforzo maggiore in termini di ottimizzazione. Destreggiarsi nei menu di Screamride è spesso invece un incubo.

La terza modalità ha tutta l’aria di un bonus riempitivo, ovvero una modalità di demolizione che ha poco a che fare con le montagne russe. Dovremo infatti lanciare una palla da demolizione che contiene dei passeggeri verso gli stage per devastarli. 

Ai passeggeri piacerebbe urlare, ma…

Al di là dei limiti di divertimento, Screamride si scontra anche con dei limiti tecnici: la grafica appare scarna anche per un titolo del genere e soffre si frequenti rallentamenti, ad esmepio quando ad inizio livello lo stage si innalza dal suolo.
Persino il contorno non ci ha convinto: l’umorismo che pervade il titolo Frontier ricorda in parte quello di Portal e in parte quello di Trials Fusion, ma non riesce a raggiungere nessuno dei due.

L’ultima speranza di Screamride è la community, che se si cimenta può dare una linfa vitale piuttosto longeva a questa esclusiva Microsoft.