Seat: l’auto connessa con il parcheggio smart e la chiave condivisa

Smartworld
di Junio Gulinelli

Presentate al Mobile World Congress le ultime evoluzioni della piattaforma Seat ConnectApp

Per il secondo anno consecutivo Seat ritorna al Mobile World Congress di Barcellona, imperdibile rassegna mondiale nel campo delle nuove tecnologie arrivata alla sua 11esima edizione.

Seat, Samsung e ora anche SAP

Questa volta all’alleanza con il gigante sudcoreano Samsung (già coronata lo scorso anno), si aggiunge un altro nome d’eccellenza: SAP, leader mondiale in applicazioni, reti d’impresa e “Internet delle cose”. L’obiettivo di questa partnership è realizzare progetti congiunti per esaudire e in questo caso anticipare, le esigenze di connettività dei clienti. Luca De Meo, alla guida di Martorell, ha le idee chiare sull’importanza della faccia hig-tech dell’auto: “L’alleanza con Samsung e SAP ci permetterà di diventare un riferimento sul fronte dell’auto connessa della nuova mobilità”. È così che la piattaforma SEAT ConnectApp, inaugurata lo scorso anno sulle vetture spagnole di ultima generazione, amplia le sue funzioni scrutando nuovi orizzonti attraverso dei concept presentati proprio allakermesse catalana.

Parking Smart: cercare, prenotare e pagare il parcheggio in remoto

Un’idea, già realizzata e che abbiamo potuto sperimentare come prototipo, è quella di creare un sistema “smart” in grado gestire la ricerca, la prenotazione e il pagamento di un parcheggio in remoto. Ancor prima di metterci in macchina possiamo così verificare la disponibilità di un posto auto a destinazione, riservarlo e lasciarci navigare direttamente dal GPS. Una volta arrivati verremo riconosciuti dal sistema, le sbarre si apriranno automaticamente e, lasciato il parcheggio il software provvederà direttamente al pagamento. Per ora sul concept visto a Barcellona il sistema è controllato da un dispositivo di riconoscimento delle impronte digitali (posto nel tunnel centrale dell’auto) ma si starebbero ancora valutando altri sistemi alternativi.

Key Sharing: la chiave digitale si può condividere a distanza

Altra “diavoleria” che, però, vista funzionare sullo smartphone (o smartwatch), sembra la cosa più naturale del mondo è il sistema Key Sharing. La vecchia tradizionale chiave diventa in questo caso obsoleta e viene sostituita dalla chiave digitale, tutto si controlla dal telefono.

Questa evoluzione della Digital Key proposta lo scorso anno permette di condividere a distanza la chiave virtuale dell’auto, autorizzando altri utenti (sempre attraverso il loro smartphone) a utilizzare l’auto. Le possibilità sono molteplici: si potrà impostare la durata dell’autorizzazione, limitare le performance della vettura o forzare l’attivazione di alcune modalità di guida. Il sistema naturalmente è criptato per evitare l’intrusione di malintenzionati.