Seat Leon SC: una raffinata tre porte di taglia compatta

Seat Leon SC
Smartworld
di Marco Coletto

Motori turbo e prestazioni brillanti

DUE LETTERE IN PIÙ, due porte in meno: per la prima volta in carriera la Seat Leon – da quindici anni regina incontrastata del rapporto prezzo/prestazioni – può vantare una variante dal design ancora più “racing”, dotata di tre sole portiere. La sigla SC (sigla che sta per Sport Coupé già utilizzata per la sorella minore Ibiza) dona un ulteriore tocco di aggressività ad un modello già dotato di un consistente palmarès sportivo – quattro titoli iridati (due Piloti con il francese Yvan Muller e il nostro Gabriele Tarquini e due Costruttori) tra il 2008 e il 2009 nel Mondiale Turismo WTCC – ma non basta da sola a raccontare le modifiche apportate alla compatta spagnola.

A differenza di quanto avvenuto ad esempio sulla “cugina” Volkswagen Golf (realizzata sulla stessa piattaforma MQB), gli ingegneri di Martorell non si sono limitati a togliere le due portiere posteriori e ad allungare quelle davanti. Per incrementare la dinamicità delle forme, i tecnici iberici hanno infatti accorciato il passo (di 3,5 centimetri) e inclinato maggiormente (19° in più rispetto alla versione a cinque porte) il lunotto posteriore. Il tutto mantenendo, comunque, un buon livello di praticità: la capienza del bagagliaio è rimasta invariata (380 litri sono un valore più che sufficiente per una coppia con un figlio) e i sedili posteriori – dotati di attacchi Isofix – continuano ad offrire un discreto spazio alle spalle e alla testa degli occupanti. Regalando così alla vettura una piacevole muscolatura che imprime all’estetica della SC una bella grinta.

Alla guida, l’ultima nata della Casa spagnola non delude affatto, a cominciare dalla posizione di seduta che – grazie alle ampie regolazioni – può essere portata quasi rasoterra.

Lo sterzo è preciso e diretto quanto basta, mentre il cambio manuale a sei marce ha una leva maneggevole e sufficientemente precisa, con una escursione non eccessiva. L’assetto è rigido al punto giusto, anche se le sospensioni posteriori a barra di torsione sono leggermente nervose e rispondono in maniera un po’ secca su buche e dossi. Il 2.0 turbodiesel quattro cilindri TDI da 150 CV e 320 Nm di coppia è uno dei più silenziosi della categoria – una buona notizia per chi cerca il comfort, un po’ meno per chi ama inebriarsi del sound proveniente da sotto il cofano e, cosa più importante di tutte, è capace di regalare prestazioni sorprendenti: la spinta inizia ad essere forte già sotto i 2.000 giri e prosegue fino a quota 4.000 senza mai avvertire segni di cedimento. Gli 8,4 secondi dichiarati per accelerare da 0 a 100 chilometri orari sono un valore di tutto rispetto, ma più dei numeri conta il fatto di trovarsi ad avere a che fare con un propulsore vivace come pochi altri. E parco, visto che grazie al sistema start/stop dichiara percorrenze pari a 24,4 chilometri con un litro.

Il compito di questa vettura non è dei più semplici: deve infatti ritagliarsi uno spazio in un segmento già “mignon” per giunta contro rivali grintose come Opel Astra GTC e Renault Mégane Coupé (che da sole rappresentano quasi un terzo delle vendite della categoria), senza poi dimenticare la variante a tre porte della “cuginetta” Golf. Ma la Leon SC ha certamente un suo pubblico preciso.

La gamma motori al lancio, decisamente completa, comprende tre unità TSI turbo ad iniezione diretta di benzina (1.2 da 86 e 105 CV e 1.4 da 122 CV) e tre turbodiesel TDI (1.6 da 105 CV e 2.0 da 150 e 184 CV) ma, a nostro avviso, i propulsori che possono soddisfare l’appetito dei nostri lettori sono solo l’unità più potente a benzina e i due litri a gasolio.

La Seat Leon SC 2.0 TDI Style (l’allestimento più accessibile in abbinamento a questo propulsore) che abbiamo avuto modo di guidare a fondo sulle strade intorno a Barcellona costa 23.420 euro: una cifra decisamente conveniente, soprattutto se si considera che la dotazione compresa nel prezzo è particolarmente ricca.

Cerchi in lega da 17”, climatizzatore automatico bizona, fendinebbia, sedili sportivi e vetri posteriori oscurati.

Un altro accessorio molto importante presente a bordo è il differenziale autobloccante elettronico XDS: garantisce un piacere di guida superiore rispetto alle vetture che ne sono sprovviste pur con il risvolto di un certo (ma sempre rassicurante e facile da gestire) sottosterzo quando si esagera nelle curve.

Detto questo, aggiungiamo anche che se non vi bastano i 150 CV della vettura che abbiamo provato, potete sempre optare per la versione più potente da 184 CV (25.740 euro), che peraltro vanta le sospensioni multilink al retrotreno. Che però è disponibile esclusivamente nell’allestimento più sportivo FR (l’unico che consente di montare il cambio a doppia frizione DSG sui due litri a gasolio).

Un allestimento che richiede un sacrificio economico leggermente maggiore ma che offre diverse “chicche” stuzzicanti per i più sportivi: dai cerchi in lega da 18” alle sospensioni sportive, dal battitacco in alluminio al “Seat Drive Profile”, che consente al conducente di scegliere tra quattro modalità di guida (eco, comfort e sport) e permette di variare la sensibilità dello sterzo, la sonorità (mediante un attuatore acustico), la risposta del motore e la colorazione dei pannelli interni delle portiere.

Non vi basta ancora? Beh, a questo punto non vi resta che attendere qualche mese. Il 2014 si aprirà con una novità succosa firmata Seat: la Leon Cupra. Debutterà a gennaio e monterà lo stesso motore 2.0 TSI (turbo ad iniezione diretta di benzina) da 265 CV già utilizzato dalla precedente generazione della Cupra R e dalla vecchia Audi S3. Non vediamo l’ora di provarla…

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri in linea, turbodiesel, 1.968 cc
CO2106 g/km
Potenza150 CV @ 3.500 giri
Coppia320 Nm @ 1.750 giri
0-100 km/h8,4 secondi (dichiarati)
Velocità215 km/h
Prezzo€ 23.420

Seat Leon SC: una tre porte bella tonica

Smartworld
di Alessandro Marchetti Tricamo

Comfort L’abitacolo è ben insonorizzato e le sospensioni fanno il loro lavoro su tutte le pavimentazioni.
Costi Assomiglia molto a una Golf ma ha un prezzo più accessibile. Inclusa la manutenzione.
Piacere di guida Non è una sportiva dura e pura, ma una brillante automobile da famiglia.
Ambiente Consumi ed emissioni di CO2 contenuti anche grazie al dispositivo stop&start.

La differenza è questione di centimetri.

La nuova Seat Leon SC, versione a 3 porte della berlina spagnola, si presenta con un taglio al passo di 3,5 cm.

Provate a fare la misura con le dita: è un’inezia, difficile da percepire a bordo di un’auto di 4,23 m.

Eppure la partita tra le due versioni della Leon si gioca tutta qui.

Funzionale e abitabile la 5 porte, dinamica e sportiva la nuova SC (per la prima volta la Leon è disponibile con questa formula).

Seat Leon SC: su strada

Il diverso comportamento dinamico su strada è da palato fine, perché l’assetto è stato leggermente ribassato, così come il baricentro della vettura e la sensazione è che la Leon SC abbia una miglior ingresso in curva, in particolare alle velocità più alte, e una maggiore reattività.

Per il resto si confermano le buone impressioni della cinque porte.

Il 2 litri turbodiesel da 150 CV scelto per la nostra prova asseconda in maniera impeccabile qualsiasi richiesta e non fatica a sostenere anche ritmi più spinti e brillanti.

La progressione è fluida e la coppia motrice è già elevata prima dei 1.500 giri.

Buona anche l’elasticità, che consente al cambio automatico DSG di tenere più a lungo le marce alte, in modo da privilegiare consumi ed emissioni.

La tenuta di strada è buona (le modifiche dell’assetto aiutano) e la Leon SC non mostra mai reazioni scomposte in frenata o in condizioni di aderenza ridotta.

Meccanica e comfort

Su questa versione non c’è il retrotreno multilink (adottato solo sulle varianti più sportive) ma il semplice assale a ruote interconnesse fa comunque il suo dovere fino in fondo.

Apprezzabile anche il lavoro fatto sull’insonorizzazione: la Seat Leon SC viaggia silenziosa, con lo stesso comfort della VW Golf con la quale condivide quasi tutto, piattaforma MQB compresa.

Lo sterzo è preciso, con il giusto peso in ogni situazione e il Seat Drive Profile consente di regolare l’intervento del servocomando elettrico (oltre a cambiare la risposta di motore e cambio).

Anche a bordo, la nuova Leon SC tradisce la parentela con la Golf: plancia alta, posizione di guida leggermente infossata e tanto spazio in larghezza.

Il vero passo avanti rispetto alla precedente generazione, però, è evidente in termini di qualità dei materiali e finitura dei diversi assemblaggi.

L’abitacolo della Leon tre porte, anche posteriormente, è luminoso e spazioso, nonostante il taglio di stile sportivo della parte posteriore della carrozzeria.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.968 cc
Potenza 110 kW/(150 CV) a 3.500 g
Coppia 320 Nm a 1.750 giri
Cambio automatico a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 211 km/h

Seat Leon SC

Smartworld

La versione tre porte della compatta spagnola.

La Seat Leon SC è la versione tre porte della compatta spagnola prodotta per la prima volta a partire dalla terza generazione della gamma.

Dimensioni

Esteticamente si caratterizza per un passo accorciato di 35 mm e linee più potenti e dinamiche. Nonostante le dimensioni di poco ridotte, il porta bagagli mantiene la stessa capacità di carico della 5 porte, 380 litri.

Tecnica

Dal punto di vista tecnico la Seat Leon SC dispone di sospensione anteriore McPherson e posteriore multibraccio, sterzo elettromeccanico e sistema Seat Drive Porfile che consente di regolare anche su tre diverse modalità la trasmissione automatica DSG.

Motori e allestimenti

Come motorizzazioni la Leon SC viene proposta con cinque diversi propulsori a benzina e quattro diesel: il 1.2 TSI da 86 CV o 105 CV, il 1.4 TSI da 122 0 124 CV e il 1.8 TSI da 180 CV. I diesel sono invece il 1.6TDI CR da 90 p 105 CV e il 2.0 TDI CR da 150 0 184 CV.

Gli allestimenti sono tre: Seat Leon SC Reference, Seat Leon SC Style e la sportiva Seat Leon SC FR.

Sicurezza

Di serie la Leon SC ha in dotazione il sistema di infotainment Seat, rilevamento di stanchezza del guidatore, sistema brake multicollision e una telecamera posta dietro allo specchio retrovisore che controlla le luci abbaglianti e la carreggiata.