Seat Leon ST: una station wagon un po’ caliente

Smartworld
di Andrea Rapelli

Per la prima volta, la compatta spagnola è disponibile pure in una spaziosa versione da famiglia. La FR non rinuncia al carattere vivace e permette anche di divertirsi alla guida

Comfort Sugli ostacoli secchi la spalla bassa delle gomme si sente un po’. Bene invece l’isolamento acustico.
Costi La dotazione appare piuttosto completa, anche se il prezzo pesa. Generalmente bassi i consumi.
Piacere di guida Facile e a tratti perfino divertente. Il telaio permette di guidare in modo brillante.
Ambiente I 119 g/km sono un buon valore. Di serie c’è anche il sistema start&stop.

Ultimamente bistrattate in favore di MPV e SUV compatte, le station wagon di taglia media stanno rialzando la cresta.

Il gruppo Volkswagen ci crede e, forte del pianale modulare MQB, sforna varianti a tutto spiano. L’ultima nata è la Leon ST: caliente nel look, razionale nell’animo.

Più spaziosa, ma senza troppi ingombri

Tanto per cominciare, laSeat Leon STnon costringe a portarsi appresso un eccessivo surplus di centimetri.

Con soli 27 cm in più rispetto alla versione berlina, la Leon ST offre un bagagliaio da 587 a 1.470 litri, con gli schienali che si abbattono tramite due comode leve poste all’imboccatura del vano, e permette a chi siede dietro di avere spazio a sufficienza.

I passeggeri anteriori, invece, possono godersi una qualità da vera VW: al di là del design, che può piacere o meno, materiali e assemblaggi sono esenti da critiche.

La parte superiore della plancia è rivestita in plastica morbidissima e le finiture appaiono davvero curate.

Guida (quasi) sportiva

Come il posto guida della nuova Leon ST, ritagliabile su misura tipo abito di alta sartoria: si sta seduti bassi ma non troppo, con il volante verticale e tutti i principali comandi a portata di mano.

Il 2 litri TDI da 184 CV (ma ne esiste una versione da 150) è una vecchia conoscenza del gruppo: spinge con gran vigore dai 1.500 giri, mostrando le unghie quando ci si avvicina alla zona rossa.

Specialmente se si seleziona la modalità Sport, optional, che migliora l’accelerazione e permette di concentrarsi di più su assetto e sterzo.

Così, sul misto è quasi divertimento puro: le sospensioni assorbono bene senza rivelarsi troppo morbide e il servocomando regala un certo feeling. Potete anche provare a correggere una traiettoria sbagliata all’ultimo secondo, tanto il retrotreno non si scomporrà.

Lo scotto da pagare arriva su dossi e tombini dove, complice la gommatura ribassata, l’auto si fa più rigida.

Questione di tasche

In effetti, scegliendo soprattutto con il portafoglio, i motori giusti per la Leon ST potrebbero essere altri. Primo fra tutti, il 1.6 TDI da 105 CV dotato di sistema start&stop e, magari, il vellutato cambio a doppia frizione DSG.

Con prezzi più bassi (da 21.900 euro in su) e consumi davvero a portata di famiglia.

Fate poca strada?

Pazientate ancora e scegliete la TGI di cui parliamo nel box in alto a destra.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.968 cc
Potenza 135 kW/184 CV a 3.500 giri
Coppia380 Nm a 1.750 giri
Cambio manuale a 6 marce
Trazioneanteriore
Velocità max 228 km/h
Acc. 0-100 km/h 7,8 secondi
Consumo misto 21,7 km/l
Emissioni CO2 119 g/km
Dimensioni 4,54/1,82/1,44 m
Bagagliaio 587/1.470 dm3
Bollo 293,45 euro