Seat Leon ST Cupra, familiare ad alte prestazioni

Smartworld
di Francesco Neri

La station wagon spagnola tira fuori le unghie nella versione Cupra. I riflettori? Sono tutti sulla guidabilità

Di familiari così ne ho viste veramente poche.

La Seat Leon Cupra, in versione ST (e cioè in configurazione station wagon), riesce a mantenere le qualità dinamiche della sorella compatta, ma trasportando parecchi oggetti in più nel bagagliaio.

Ho avuto modo di metterla alla frusta sul circuito di San Martino del Lago, una pista con diverse tipologie di curve e un lungo rettilineo: perfetta per mettere sotto stress telaio e freni.

Stesso motore, dettagli racing

Sotto il cofano, la Cupra è sempre la stessa.

Il motore è un 2.0 TSI a doppia iniezione e distribuzione variabile ed eroga 280 CV e 350 Nm di coppia. Abbastanza per spararla da 0 a 100 Km/h in 6 secondi fino ad una velocità massima di 250 Km/h.

Basta il primo giro per scoprire, con mio immenso piacere, che la grinta c’è.

Quello che stupisce è la pienezza del motore, che spinge con forza anche dopo la terza, aiutato da un’impeccabile cambio DSG a sei rapporti (il manuale non c’è neanche come optional). Anche il sound risulta bello pieno senza mai essere fastidioso o troppo invasivo, scoppiettando e borbottando quando si scala di marcia.

Devo ammettere che è uno dei motori più potenti che abbia provato su una compatta, o su una compatta station wagon in questo caso.

Ma è il differenziale autobloccante in pista a fare la differenza.

La Seat Leon ST Cupra chiude le traiettorie anche a gas spalancato e, nonostante la generosa cavalleria, si trascina fuori dalle curve più strette senza mandare in fumo la ruota anteriore interna.

Dimenticatevi quei sistemi elettronici che simulano un differenziale, questo è un differenziale vero. Il posteriore è tutt’altro che composto, in senso buono intendo: i più smaliziati possono lanciarla in curva con un colpo deciso di sterzo (o una toccatina a freno) e esibirsi in spettacolari sovrasterzi, senza mai rischiare di trovarsi in un prato o girati nel verso opposto.

Ero preoccupato del fatto che l’auto, in versione ST e con il passo più lungo, fosse diventata più sottosterzante e meno reattiva, invece mi sono ricreduto.

Performance Pack: ancora più aggressiva

Ho avuto modo di fare qualche giro anche sulla Seat Leon ST Cupra equipaggiata di Performance Pack, un gustoso pacchetto che comprende: cerchi in lega da 19” con design specifico, freni Brembo anteriori ventilati da 370×32 mm e fantastici pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2.

Con queste specifiche l’auto diventa ancora più incisiva, lo sterzo più preciso e l’anteriore ancora più reattivo. Dove la cupra standard richiede qualche correzione e tende ad agitarsi (come nel curvone veloce da fare in quarta piena) la versione con il kit performance vola sicura e composta aggrappandosi all’asfalto, mentre la frenata si fa ancora più potente e il pedale più corposo e modulabile.

Insomma alla staccata in fondo al rettilineo si è invogliati a frenare un po’ più in la.

Il prezzo del pacchetto è ancora da stabilire, ma lo consiglio solo a chi ha in mente di portare la Cupra a fare qualche trackday, per un uso stradale non è assolutamente necessario.

Per la “normale” Seat Leon ST Cupra, invece, vi basteranno 35.000 euro.