Sergio Pérez: lo “Speedy Gonzales” della F1

Smartworld
di Marco Coletto

Storia del pilota messicano, seconda guida della McLaren

Impossibile non paragonare Sergio Pérez a “Speedy Gonzales“: il secondo pilota della McLaren e il personaggio dei cartoni animati Warner Bros sono entrambi veloci e messicani. Il giovane talento centroamericano ha tutte le carte in regola per diventare una stella della F1: deve solo essere un po’ più continuo in gara. Scopriamo insieme la sua storia.

Sergio Pérez: la biografia

Sergio Pérez nasce a Guadalajara (Messico) il 26 gennaio 1990. Inizia la propria carriera nei kart a soli sei anni e dopo una serie di successi debutta sulle monoposto a 14 anni nella serie Formula Dodge.

Lo sbarco in Europa

Nel 2005 “Checo” (questo il suo soprannome ufficiale) inizia a correre in Europa. Dopo due anni deludenti in Formula BMW (conditi con un paio di apparizioni nel campionato A1 Grand Prix) si fa notare aggiudicandosi nel 2007 la serie National Class del Campionato britannico di Formula 3 in un’annata povera di piloti talentuosi. Promosso alla serie principale della serie “british”, termina al 4° posto nel 2008.

La GP2

Grazie anche alla cospicua sponsorizzazione della Telmex (compagnia telefonica messicana) che lo appoggia dall’inizio della sua carriera Sergio Pérez entra in GP2 nel 2008 alternandosi tra il campionato asiatico e quello mondiale.

Il risultato più importante arriva nel 2010 quando termina al secondo posto la serie assoluta dietro a Pastor Maldonado e davanti a Jules Bianchi. Nello stesso anno entra a far parte della Ferrari Driver Academy, il programma del Cavallino rivolto ai giovani piloti.

La F1

Il debutto in F1 con la Sauber risale al 2011: durante la prima stagione nel Circus ottiene risultati peggiori di quelli del compagno Kamui Kobayashi e porta a casa un 16° posto assoluto e – come miglior piazzamento in  gara – un 7° posto in Gran Bretagna.

Il 2012 è, per ora, la sua annata migliore. Dopo un 2011 di apprendistato “Checo” impara in fretta e risulta più rapido del coéquipier giapponese: termina al 10° posto in classifica generale, ottiene tre podi e conquista per ben due volte il secondo posto in Malesia e in Italia.

Risultati di tutto rispetto che aprono a Sergio Pérez le porte della McLaren.

Il driver messicano non sta però ottenendo risultati particolarmente brillanti: nei primi cinque GP del Mondiale F1 2013 si è infatti rivelato più lento del compagno Jenson Button e ha conquistato come miglior piazzamento in gara un misero sesto posto in Bahrein.