Se vale il detto popolare “fratelli coltelli”, ci sarà da divertirsi a vedere come si sfideranno sul mercato le tre gemelline del gruppo Volkswagen, cioè VW up!, Seat Mii e Skoda Citigo, tutte nate dalla matita di De Silva e tutte realizzate negli stabilimenti di Bratislava.
Insomma, tre cloni con marchi diversi, per chi ancora non lo sapesse.
Alla presentazione della vettura ceca, comunque, gli uomini Skoda sono apparsi determinati: la Citigo punta un po’ più in basso rispetto a quanto fa VW con la up!
Sarà meno modaiola e più economica, tanto è vero che la gamma italiana sarà offerta con due configurazioni del motore 1.0: quella nota da 75 CV e una più economica da 60 che abbiamo voluto saggiare.
Poi, entro l’anno, arriveranno cambio automatico e motore a metano (mentre la versione elettrica sembra appannaggio della sola VW up!).
Prime impressioni
Eccoci quindi a bordo della Citigo.
La vettura debutterà nella prossima estate anche con carrozzeria a cinque porte: secondo le previsioni, proprio questa giocherà il ruolo di seconda auto di famiglia, ma potrebbe anche essere perfetta per i “non più giovani“, mentre la 3p è più indicata ai teenagers.
La nostra è una Ambition, quella preferibile fra le tre configurazioni previste: ha alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata e regolazione in altezza del sedile di guida e del volante (non in profondità).
Per quanto riguarda le altre, la versione di partenza Active è davvero basica, mentre per i più esigenti c’è la Elegance, con climatizzatore, radio e specchi riscaldati.
In ogni caso, alla fine si riesce a ottenere una posizione di guida discreta.
L’abitacolo
Ci guardiamo intorno: l’abitacolo della Citigo non varia in modo sensibile rispetto a quello della up!
Si ha solo un impatto un po’ più cheap, con un’estetica genericamente meno ricercata in cui spicca la plancia interamente in plastica nera.
La vettura è omologata per quattro, ed è giusto, perché così si sta abbastanza comodi: il quinto passeggero starebbe proprio stretto.
Sulla nostra Citigo Ambition si apprezza poi la presenza del sedile posteriore sdoppiato, che rende più versatili i carichi.
Anche perché il vano bagagli, su una vettura di queste dimensioni, non può essere certo gigantesco.
Alla guida
Alla guida, nessuna sorpresa negativa.
Per finalità prevalentemente cittadine, il piccolo 60 CV, a nostro parere, basta e… avanza.
Garantisce spostamenti in economia senza essere “piantato per terra“.
Ovvio che non gli si possa chiedere uno scatto da F1.
Eccellente è invece il cambio, rapido e deciso negli innesti e caratterizzato da una prima marcia un po’ corta, così da mantenere sempre allerta il tre cilindri nelle partenze da fermo.
Anche lo sterzo è più che accettabile, senza troppe inerzie neppure in velocità.
Quanto alla sicurezza, voto positivo: frenata buona, tenuta di strada sincera e senza brutte reazioni.
In più, tutte le Citigo hanno di serie 4 airbag anteriori ed ESP.