Subaru Impreza XV 2.0D: il test

Subaru Impreza XV
Smartworld
di Marco Coletto

Con la Subaru Impreza XV i tecnici delle Pleiadi hanno voluto aggiungere personalità ad un modello che nella variante di serie ne è privo. I giornalisti di Panoramauto l’hanno provata: il verdetto sul numero di dicembre.

Grazie alle protezioni in plastica sui brancardi sottoporta e sui passaruota la compatta giapponese a trazione integrale si trasforma in una “quasi SUV”. Quasi perché l’altezza da terra non è molta (15,5 cm): chi intende avventurarsi sulle mulattiere ha sbagliato vettura.

Per scoprire le sue doti bisogna portarla sull’asfalto: il comportamento in curva è neutro e sicuro (quando si esagera l’ESP interviene immediatamente), i freni sono potenti e i 150 CV del motore 2.0 turbodiesel boxer vengono erogati in modo eccellente. La spinta del propulsore è pronta fin dai bassi regimi e la ripresa soddisfa anche in sesta marcia a 70-80 km/h. I consumi sono nell’ordine dei 15 km/l ma tendono a peggiorare in modo considerevole nei tratti veloci autostradali.

Passiamo ai difetti, che non mancano: le sospensioni sono troppo dure, lo spazio a disposizione nell’abitacolo è soddisfacente solo per quattro persone e le finiture interne sono caratterizzate da plastiche rigide (ma ben assemblate).