Nuove citycar: arriva la piccola segmento A di Suzuki, e noi ci siamo saliti sopra per provarla e scoprirla. Come va? Leggetelo nel nostro articolo
Suzuki dopo il successo di S-Cross si prepara a battersi nel segmento A con la nuova Celerio.
La piccola citycar nipponica punta tutto sull’efficienza, la flessibilità d’utilizzo, sulla semplicità ed il piacere di guida.
Funzionalità
La Suzuki Celerio ha molte frecce al suo arco: prima di tutto spicca l’ottima visibilità, grazie anche alla seduta piuttosto rialzata.
Lo spazio interno è stato sfruttato fino all’ultimo centimetro, persino chi è alto più di un metro e ottanta riesce a stare comodo, e i passeggeri trovano molto spazio anche sui sedili posteriori.
Anche l’apertura ampia delle portiere ci ha colpito: si aprono in poco spazio e permettono l’accesso e l’uscita con grande facilità.
Il bagagliaio di 254 litri rende la Suzuki Celerio la numero uno della sua categoria, e il raggio di sterzata di soli 4,7 metri le permette fare inversioni di marcia in spazi davvero ridotti.
Il 1.0 tre cilindri da 68 Cv non è un mostro di potenza, ma con un peso di soli 805 Kg in ordine l’auto risulta agile e scattante.
È l’elasticità il suo punto di forza: il motore infatti ha un range di utilizzo davvero sorprendente, senza vibrazioni o incertezze.
Comfort
La piccola Suzuki Celerio dentro è davvero large: è un posto comodo in cui stare, i sedili sono comodi e la posizione di guida giusta si trova facilmente, grazie anche al volante regolabile in altezza.
Gli ammortizzatori della Celerio sono morbidi e assorbono bene le asperità, anche se il rollio in curva è piuttosto contenuto.
Il motore non è propriamente silenzioso, e si fa sentire nell’abitacolo quando si sale di giri, ma questa è una caratteristica comune a tutti i tre cilindri.
Non abbiamo fatto in tempo a provarla in autostrada, ma con i rapporti del cambio lunghi e il motore elastico risulta silenziosa e a suo agio anche sulle lunghe distanze.
Piacere di guida
I comandi della Celerio sono tutti molto morbidi e piacevoli, a partire dalla frizione.
Il cambio è sicuramente la cosa che colpisce di più, sia per la sua posizione rialzata vicino al volante che per la sua morbidezza e precisione negli innesti.
Lo sterzo ha qualche punto morto ed è un po’ demoltiplicato, ma il suo intento non è quello di essere sportivo, rimane comunque leggero e piacevole nell’uso cittadino.
Anche il comportamento in curva della Suzuki Celerio è buono, grazie soprattutto al peso ridotto, di serie anche l’ESP il controllo di trazione e la frenata assistita.
Peccato solo per i risultati EuroNCAP: solo 3 stelle per la piccola jap.
Economia
Gli ingegneri Suzuki hanno lavorato molto sull’efficienza del propulsore, ottenendo dei risultati impressionanti: 4,3 l/100 Km per il 1.0 da 68 Cv e 90 N/m (K10B) e 3,6 l/100 km per la versione DUALJET da 68 Cv e 93 N/m (K10C). Tre gli allestimenti: L, EASY e STYLE.
La Celerio è disponibile da subito in ogni concessionario Suzuki, e il 24 e 25 gennaio sarà presentata al pubblico con un porte aperte.
La versione L parte da 8.900 euro, l’allestimento Easy invece, che rispetto all’allestimento L possiede in più l’impianto audio con uscita USB e sistema Bluetooth ed il sedile di guida regolabile in altezza, è disponibile fino al 24 gennaio allo stesso prezzo della L , dopo di chè costerà 10.490 euro.
La top di gamma Style con cerchi in lega da 14 pollici, gli specchietti retrovisori in tinta regolabili elettricamente, i fari fendinebbia e il rivestimento interno delle portiere in tessuto costa 11.490 euro nella versione equipaggiata con il motore K10B e 12.290 con il DualJet K10C.
È disponibile con le versioni EASY e STYLE anche il cambio robotizzato AGS a 5 rapporti ad un prezzo di 700 euro.