Suzuki S-Cross: la prova in anteprima

Smartworld
di Alessandro Ferrari

Siamo saliti - precorrendo i tempi - sulla nuova SUV giapponese, prossima rivale della Nissan Qashqai. Ecco cosa abbiamo scoperto.

La Suzuki S-Cross – che debutterà in Italia alla fine dell’estate – è una SUV molto ambiziosa.

L’ultima nata della Casa giapponese (prodotta in Ungheria) vuole infatti approfittare del fatto che la prossima Nissan Qashqai (la regina delle immatricolazioni nel segmento) sarà più grande e, forse, anche più costosa per soffiarle parecchi clienti.

Design e dettagli: un SUV che punta sulla faccia

Impossibile non notare, oltretutto, le somiglianze tra il SUV Nissan e laSuzuki S-Cross: basta dare infatti un’occhiata alla fiancata, alla coda, al taglio dei finestrini, alla linea di cintura, al portellone posteriore e alla fanaleria per rendersi conto di quanto la Sport Utility più amata nel nostro Paese sia stata una grande fonte di ispirazione per i designer di Hamamatsu.

Un tocco di personalità arriva invece dal frontale imponente.

L’abitacolo della Suzuki S-Cross è contraddistinto da una plancia dal design semplice (ma con poca fantasia) e da un notevole spazio a disposizione dei passeggeri.

I sedili – ampi e capaci di offrire parecchie possibilità di regolazione – sono comodi e morbidi ma non molto sagomati: nelle curve prese ad alta velocità il pilota non è ben trattenuto.

Motori e prestazioni

La gamma motori della nuova S-Cross prevede due unità 1.6 con la stessa potenza (120 CV): un benzina e un turbodiesel decisamente più convincente.

L’unità a gasolio regala tanta vivacità, un inserimento in curva più preciso e uno sterzo più coinvolgente.

Ottimo il comfort: merito di un eccellente lavoro degli ingegneri giapponesi sulla rumorosità del propulsore e sul contenimento dei fruscii aerodinamici.

Senza dimenticare le sospensioni, dalla taratura piacevolmente soft ma capaci di assicurare una buona aderenza in curva.

Quattro allestimenti, prezzi interessanti

I prezzi della Suzuki S-Cross non sono ancora stati comunicati ma si preannunciano molto interessanti.

Da settembre saranno previsti quattro livelli di allestimento e tre tipologie di cambi: cinque marce, sei marce e automatico CVT.