Si tratta di una vera e propria svolta epocale quella che, in questi giorni, ha coinvolto il nascente segmento delle auto elettriche. Il protagonista è uno dei cento uomini che più hanno contribuito a cambiare il mondo (secondo il Times), Elon Musk, amministratore delegato di Tesla Motors, l’azienda californiana che produce la berlina elettrica più prodigiosa al mondo (e diventata molto popolare tra i divi di Hollywood).
Il quarantaduenne americano, di origine sudafricana, ha fatto qualcosa di veramente insolito nel mondo dell’automotive, così come dell’imprenditoria in generale: ha deciso di liberare i brevetti di Tesla in modo da accelerare a livello globale lo sviluppo della mobilità elettrica. Altro che Apple, l’altro gigante californiano che da anni, per esempio, è in guerra con Samsung per difendere i diritti sulle proprie tecnologie… Tesla regala al mondo il segreto di batterie di lunga durata e dalla ricarica rapidissima. Di questo si tratta.
D’altronde per porre fine alla marginalità dell’elettrico in campo di mobilità c’era proprio bisogno di uno spintone del genere e il “cervellone” di Musk si è reso conto che la parola magica in questo caso era condivisione, che, quando si parla di nuove tecnologie, si traduce con “Open source”. E in questo modo il “codice aperto” darà la possibilità a qualsiasi costruttore di creare la propria auto elettrica sfruttando la tecnologia più avanzata in questo momento.
Uno dei brevetti liberati, infatti, è quello della rivoluzionaria batteria “Supercharged” capace di effettuare una ricarica completa in appena 40 minuti, quando la maggior parte delle automobili elettriche sul mercato richiede una media di un’ora e mezza per ricaricarsi solo a metà. Senza contare che la Tesla Model S ha un’autonomia di circa 400 km… da far impallidire le ultimissime europee elettriche (Volkswagen e-Golf, BMW i3 o Kia Soul EV) che a mala pena arrivano ai 200 km.
Di fatto per Tesla, la democratizzazione delle sue tecnologie, vorrà dire poter aprire “Gigafactory” un’enorme infrastruttura che produrrà e venderà in grande serie batterie elettriche da 35 Gwh e qualsiasi costruttore avrà accesso a questa incredibile tecnologia a costi bassi.
Per rendere l’idea, le batterie convenzionali come ad esempio quella della Renault Zoe hanno una capacità di 22 Kwh e le batterie della stessa Tesla S di 60 kWh.
Tenendo conto che un Gwh equivale a un milione di Kwh possiamo farci un’idea di come, in breve, questo potrebbe aumentare l’autonomia delle automobili elettriche che attualmente si aggira tra i 100 e i 200 km.