Hyundai, a tu per tu con tutta la gamma

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Dalla nuova Genesis alla rinnovata i40, siamo saliti sulla gamma Hyundai per scoprire cosa ha da dirci il marchio coreano. Una storia di successo

Avere la possibilità di provare tutti i modelli in gamma di una Casa costruttrice è un’occasione rara. E anche abbastanza ghiotta. Per due buoni motivi: si risale su vetture che non si sono guidate da tempo e si può valutare meglio i passaggi di classe e qualità da un segmento all’altro.

Hyundai ci ha dato questa possibilità concentrando nelle Langhe dieci modelli, dalla più piccola i10 alla sportivona Genesis (che avevamo avuto occasione di provare qualche settimana fa).

Hyundai: una storia di successo

La Casa Coreana è relativamente giovane: nata nel 1967, ha incominciato a farsi conoscere in Italia nel 1977 con una berlina due volumi un po’ sgraziata, la Pony.

Da allora Hyundai ne ha fatta di strada e oggi le sue automobili sono considerate, a cominciare dai tedeschi, un esempio non solo di buona concorrenza ma soprattutto di invidiabile rapporto qualità-prezzo. Tanto che nel mondo (insieme alla sorella Kia) il gruppo orientale è arrivato al quinto posto, dietro Toyota, VW, GM, Ford, producendo nel 2014 la bellezza di 4,9 milioni di auto.

Con una quota di mercato che in Europa e pure in Italia è intorno al 3%.

Il presente? È una scultura fluida

I risultati commerciali hanno beneficiato e molto dal nuovo corso del design di Hyundai, diretto da Peter Schreyer, tedesco, ideatore dell’Audi TT e da quattro anni a capo dello stile del gruppo coreano.

Linee nuove e personali (programma Fluidic Sculpture) che hanno rivoluzionato l’immagine delle vetture orientali di cui oggi tutto si può dire tranne che non abbiano una loro spiccata personalità.

In più agli uomini Hyundai, guidati in Italia da Andrea Crespi, va riconosciuta una politica commerciale chiara e semplice nell’offerta, con prezzi che prevedono equipaggiamenti completi.

Per quanto riguarda le novità tecniche, oggi tutti i motori sono Euro 6, con potenze che vanno da 82 a 186 CV, per arrivare ai 310 del V6 3.8 che equipaggia la Genesis.

Hyundai Genesis: si comincia

La nostra giornata inizia proprio dalla Genesis.

Anche perché il nuovo modello ha alcune prelibatezze tecniche, come il cambio automatico a otto rapporti e la trazione integrale HTrac, messa a punto tra le curve impegnative del circuito del Nurburgring.

Le strade delle Langhe non consentono di fare troppi numeri, sia perché l’asfalto non è dei migliori e poi per una questione di civiltà. Non è per niente sensato rovinare la pace di quei paesi costellati da vigneti sgommando e tirando le marce.

Ma d’altra parte la Genesis ha una vocazione sportiva ma anche da turismo veloce.

Dunque qualche uscita violenta dai tornanti l’abbiamo fatta, apprezzando quanto l’auto tenda a raddrizzarsi spontaneamente e a riallinearsi grazie all’intervento saggio della trazione integrale che regala qualche brivido dietro ma sempre in totale sicurezza.

Bene gli altri parametri, come sterzo e sospensioni, non troppo brusche, mentre rimane un pelo lento, rispetto alla miglior concorrenza, il cambio. Insomma non è brutale ma veloce e non richiede mani troppo esperte per guidare in scioltezza.

Le linee poi piacciono e molto. La consueta sosta bar per caffè si trasforma in un momento di grandi attenzioni e curiosità. L’auto colpisce e le persone si stupiscono che sia una Hyundai, con quel cofano così aggressivo e curve che ricordano le migliori macchine inglesi.

ix20: voglia di spazio

Cambio vettura, signori si scende. La Hyundai ix 20 è stata appena ritoccata nella griglia frontale e nei fari, ora con luci a Led. È offerta con due motori a benzina (1.4 e 1.6 da 90 e 126 CV, più GPL) e due turbodiesel (1.4 e 1.6 da 90 e 115 CV).

Accendiamo quest’ultima, dotata di un buon cambio meccanico a 6 rapporti.

Ci ricordavamo l’efficace lavoro svolto dai coreani per implementare comfort e silenziosità di marcia e ne abbiamo avuto ulteriore conferma.

Per una vettura della sua categoria si viaggia bene, parlando serenamente, senza stress. Motore docile e fluido nell’erogazione che non si ribella quando date gas. Bene plastiche e assemblaggi, molto precisi, piccolo lo schermo ma preciso il navigatore.

Se c’è una cosa che non incontra proprio il nostro gusto, ma è – per l’appunto – questione di gusti, è la plastica cromata che circonda i comandi al centro plancia. Insieme all’illuminazione blu fa un po’ sistema hifi da supermercato, così come non troviamo la necessità di aggiungere fronzoli cromati sulla carrozzeria in altri modelli.

Non alleggeriscono la linea e fanno un po’ barocco.

i40: rinnovo dinamico

Terzo passaggio sulla Hyundai i40. Si risale di gamma, anche qui facelift frontale, con nuovi gruppi ottici, fari a LED, decisamente più dinamico.

Tre scelte di motori: benzina 1.6 con 135 CV e turbodiesel 1.7 con 115 e 141 CV. Dentro nuovo navigatore con sistema di ascolto radio DAB e retrocamera per il parcheggio. In più cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.

Qui il comfort è nettamente più elevato, ma si passa anche da un listino di 16 mila euro a 26.650 euro. Una bella familiare, con linee che scivolano via verso la coda senza fratture.

Si va in giro in totale relax, meglio addirittura col 115 CV, il cambio è veloce, preciso, lo potete comandare con i paddle al volante, azione consigliabile in montagna o sulle strade su e giù delle colline piemontesi dove il nostro cervello sceglie pur sempre il rapporto giusto meglio di tanti computer, quello coreano compreso.

Se poi qualcuno vuole mettere d’accordo indole sportiva e un accettabile livello di comfort, senza salire troppo di prezzo e dimensioni, ricordatevi che Hyundai offre anche la i30 turbo, con un robusto 1.6 da 186 CV. Avete spazio per i viaggi ma potrete togliervi qualche soddisfazione quando siete alla guida da soli.

A fine giornata, domanda d’obbligo al direttore generale Andrea Crespi. Dove vogliono arrivare i coreani? Risposta: “A un ruolo da protagonisti sul mercato. Entro l’anno tutta la gamma sarà rinnovata completamente con il lancio a settembre della nuova Tucson. E con altri nuovi modelli entro il 2017. Mantenendo il concetto cardine della nostra politica, garantire ai clienti dei veri vantaggi. Economici, ma soprattutto di equipaggiamento e tecnologia”.