The Crew Wild Run: cinque novità del racing Ubisoft nella recensione

Smartworld
di Stefano Valente

Riuscirà Wild Run a farci tornare su The Crew?

Che The Crew sia stato uno dei progetti più ambiziosi di tutti i tempi è un fatto ormai assodato, così come lo è che non tutto è andato come previsto. Proprio per questo motivo la corposa espansione uscita pochi giorni fa era molto attesa: riuscirà Wild Run a porre nuovamente l’attenzione dei giocatori sul racing game Ubisoft? A nostro avviso, di motivi per tornare su The Crew ce ne sono eccome e in questa recensione ve ne proponiamo ben cinque.

Moto

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione delle moto. Non ci sono purtroppo nuove missioni legate ad esse, ma potrebbe essere comunque interessante per i giocatori riaffrontare le vecchie missioni della storia, a bordo dei bolidi a due ruote. Inoltre le moto, proprio come le auto, possono essere modificate sia con le spec del titolo originale. Il comportamento delle moto, così come quello delle auto, è molto distante dalla realtà, attestandosi invece come decisamente arcade: questo vi concede un margine di errore molto ampio, per fare delle moto dei veicoli agili e veloci, adatti a sfide come slamon e distruzione di bersagli.

Nuova veste grafica

Dopo un anno di attività, The Crew si rifà con Wild Run il trucco e come abbiamo avuto modo di notare per questa recensione sia su PC che su PlayStation 4. Su PC ovviamente la differenza è maggiore e il risultato più apprezzabile: non siamo ai livelli di DriveClub o Forza Motorsport 6, ma è sicuramente un buon livello di dettaglio.

Meteo dinamico

Strettamente legato alla nuova veste grafica, troviamo il nuovo sistema di meteo dinamico in grado di cambiare spesso le sorti delle gare ed in generale delle nostre attività. Dove però il meteo dinamico ci ha convinto di più è stato durante quelle lunghe (lunghissime!) “passeggiate” in giro per gli Stati Uniti e vedere così i canyon bagnarsi ed asciugarsi al sole, le tempeste sferzare le palme della Florida e la neve cadere sui monti del nord.

Piccolo difetto: improvvisamente l’effetto grafico dell’asfalto bagnano è stato applicato sempre e ovunque. Un po’ irrealistico. 

Il Summit

La principale novità, nonché forse la più interessante, è il Summit, un hub di attività a cui i giocatori possono accedere soltanto dopo aver ottenuto l’accesso attraverso alcune sfide. Una volta entrati nel Summit si può svolgere una serie di attività in un lasso di tempo della durata di qualche giorno. Le attività del Summit cercano di toccare tutti le spec e tutte le gare già viste nel gioco, coinvolgendo così maggiormente gli utenti che ottengono un punteggio alla fine di ogni gara e un altro di media complessiva di tutto quel che hanno fatto durante il Summit in corso. Si compete quindi per essere i primi in classifica, ma non solo: si guadagnano preziosi soldi da spendere in nuove auto, per ampliare così il proprio garage.

Tre nuove spec!

Una delle caratteristiche più interessanti di The Crew è la possibilità di modificare le proprie auto con alcuni assetti particolari: su queste spec si è costruito lo sviluppo delle missioni della storia di The Crew. Wild Run ne aggiunge ben tre di spec, ma purtroppo non ci sono missioni ad esse collegate, il che è senza ombra di dubbio uno spreco. Le nuove spec sono Drift, Dragster e Monster Truck. La spec Drift si focalizza sulle derapate folli in pieno stile Need for Speed, ma come risultato principale ottiene una totale impossibilità di controllo dell’auto in un qualsiasi contesto al di fuori delle gare di Drift. Le Dragster ci caratterizzano per delle sfide in cui dovrete, col giusto tempismo, fare delle sgommate iniziali perfette, partire al momento giusto e cambiare la marcia con una precisione chirurgica per ottenere il punteggio più alto (mentre normalmente per strada l’auto ricorderà il comportamento delle Extreme).

Sulle Monster Truck invece affronterete salti e percorsi folli per raccogliere monete e fare il punteggio più alto.

Coast to coast, ancora una volta

Con qualche accorgimento in più (specialmente sulle nuove spec), The Crew Wild Run sarebbe stato molto più interessante. Ciò non toglie che anche così Wild Run riesca a dare ai giocatori quello di cui hanno bisogno, ovvero tante attività quotidiane e settimali da fare tutti insieme, alla conquista degli USA.