Uber progetta un’auto senza pilota: la sfida a Google è aperta

Smartworld
di Stefano Valente

Nel frattempo i tassisti potrebbero indire uno sciopero per il giorno di inizio dell'Expo

Prima un’indiscrezione poi la conferma ufficiale sul blog di Uber: l’azienda è al lavoro su un progetto che andrà a sfidare la Google Car senza autista. 

Uber quindi guarda avanti e non si lascia ostacolare dai problemi (più o meno vecchi): il progetto verrà avviato con la Carnegie Mellon University di Pittsburgh. 

Uber punta sulla robotica 

La loro parternship porterà alla costruzione di un vero e proprio laboratorio di ricerca, dove verrà sviluppata questa tecnologia del futuro sempre più attuale. 

Nel post non si parla esplicitamente di un mezzo senza pilota, ma viene specificato come la ricerca avverrà principalmente nel campo dello studio della mappatura dell’area circostante al veicolo e alla tecnologia autonoma: in pratica la sfida a Google è aperta. 

Come sempre Uber fa le cose in grande e si parla di assunzioni massive (più di cinquanta scienziati del Carnegie Mellon e da altre istituzioni). La scelta non è casuale, considerando che in questi luoghi è stato creato anche il Rover che la NASA ha spedito su Marte. 

Questo potrebbe spiegare quindi ocme Uber abbia intenzione di eliminare moltissime auto dalla circolazione, rimpiazzandole con questo tipo di veicoli. 

La risposta di Google 

Stando a quanto riportato da Boomberg Business, Google avrebbe già pronta una risposta al successo di Uber: l’azienda sarebbe al lavoro su un proprio servizio di trasporto (con pilota) che si baserà su un’applicazione per smartphone.

Se questa indiscrezione dovesse rivelarsi fondata non sarebbe certamente difficile immaginare un’integrazione col progetto Google Car. 

E i tassisti? 

Nel frattempo qui in Italia i tassisti non demordono: nella prossime settimane si dovrebbe discutere il disegno di legge per regolamentare la situazione e i tassisti promettono guerra nel caso non siano soddisfatte le loro richieste. 

Uiltrasporti sta già organizzando delle assemblee informative per il Primo maggio, giorno storico dell’inaugurazione dell’Expo. Gli incontri potrebbero avvenire in tre punti cruciali: aeroporto di Linate, polo fieristico di Rho e Stazione Centrale.

Inutile sottolineare come una protesta del genere in un giorno così importante possa avere un impatto negativo sull’Expo.