Emissioni Europee: la Germania blocca il limite dei 95g/km. La proposta ora sale a 130g/km

Merkel
Smartworld
di Junio Gulinelli

Il governo tedesco raggruppa una coalizione, con Regno Unito e Polonia, per bloccare il tetto previsto per le Case costruttrici previsto per il 2020.

È noto già da tempo che la Germania sta in tutti i modi cercando di forzare la mano sui nuovi limiti relativi alle emissioni di CO2 che l’Europa sta cercando di imporre ai costruttori di automobili, entro il 2020.

È di oggi la notizia, ormai ufficiale, che il governo Merkel è riuscito a far abbassare la proposta di target, inizialmente di 95g/km, a 130g/km.

I ministri dell’ambiente dei paesi membri dell’Unione europea si sono riuniti ieri a Lussemburgo per provare a chiudere l’accordo, ma alla fine la Germania è riuscita a mettere su una coalizione di paesi che la appoggeranno, come il Regno Unito e la Polonia, in modo da bloccare l’accordo.

Il braccio di ferro dei tedeschi riporta il limite a 130g/km di CO2

Per il momento il nuovo proggetto di legge include un limite di emissioni, previsto per il 2020, pari a 130g/km con una moratoria di 4 anni (e cioè non diventerebbe effettivo fino al 2024).

Da un punto di vista medioambientale il limite di 95g/km sarebbe una notizia eccellente perchè implicherebbe un significativo abbassamento delle emissioni medie attuali, e costituirebbe una svolta positiva anche dal punto di vista economico, ma per gli automobilisti.

In termini pratici, e secondo uno studio di Cambridge Econometrics, il limite di 95g/km significherebbe un risparmio di combustibile per l’Unione Europea pari a circa 70 miliardi di euro all’anno, soltanto la Germania risparmierebbe 9 miliardi di euro.

Si preferisce salvaguardare l’impresa locale

Ma per il governo di Angela Merkel il problema è un altro. I tedeschi infatti sono decisi a difendere l’industria locale.

Le marche premium tedesche, come Mercedes e BMW, producono, infatti, un elevato numero di veicoli alimentati con motori di grossa cilindrata per rispondere alla domanda del mercato. E, a parte il mercato Norvegese, nel resto d’Europa così come anche in Germania, le auto ibride ancora non raggiungono quell’indice di massa in grado di fare numero.

In altre parole, sul tema medioambeintale e come spesso accade, gli interessi economici si vanno a scontrare con quelli ecologici e il compromesso, in questo caso dei 130g/km, non è a favore della parte davvero bisognosa .