Veloce come il vento: il film in uscita il 7 aprile. Trama e Foto

Smartworld
di Alessandro Alicandri

Una galleria fotografica ricchissima per scoprire il nuovo film 

Dal 7 aprile 2016 nei cinema arriva “Veloce come il vento“, un film di Matteo Rovere (Un gioco da ragazzi, Gli sfiorati) che racconta la storia di una famiglia che ama i motori e quell’amore diventa prima un filo che li collega e poi un collante che li unisce. Nel film gli attori principali sono Stefano Accorsi (già ospite delle pagine di Motor Glam) e Matilda De Angelis, ma ci sono anche Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli e molti altri.

La trama

La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris, ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che farà scoprire loro quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.

Come nasce il film

L’idea di “Veloce come il vento” è nata qualche anno fa, incontrando casualmente Antonio Dentini, detto Tonino, un vecchio meccanico esperto di preparazione ed elaborazione di motori. Ormai in pensione, Tonino frequentava un’officina di quartiere, dando consigli ai giovani meccanici che pendevano dalle sue labbra. Il suo attaccamento quasi affettivo agli strumenti del mestiere mi ha colpito subito; vederlo lavorare era incredibilmente affascinante. Mi incuriosiva soprattutto la sua eccezionale capacità, simile all’orecchio assoluto dei musicisti, di riconoscere il tipo e lo stato di salute di qualsiasi motore ascoltandone semplicemente il suono.

Tonino raccontava molte storie e tra queste mi aveva colpito in particolare la vicenda di Carlo Capone. Chi era stato, cosa gli fosse successo, e dove si trovasse ora. Da quel racconto, insieme agli sceneggiatori, è partita l’idea del film.

La preparazione di Stefano Accorsi

“Mi sono accorto che Matteo Rovere voleva fare un film molto personale e quando lui mi ha parlato di Loris ci siamo trovati d’accordo subito sulla necessità di un lavoro da fare sul corpo: una dieta ferrea per perdere una decina di chili di peso, la necessità di apparire in scena con i capelli lunghi e mal curati e i denti ingialliti. Con Matteo abbiamo lavorato duramente in fase di preparazione aiutati anche da Anna Redi, una coach con cui collaboro, ci siamo documentati su ragazzi e uomini con problemi di droga, poi ho seguito vari corsi di guida ed ho avuto la fortuna di avere Paolo Andreucci come istruttore per la gara di rally.”

La preparazione di Matilda De Angelis

“Sicuramente le emozioni vissute, ma anche la paura, soprattutto le tante scene d’azione che ho interpretato senza controfigure. Avevo appena preso la patente e mi sono ritrovata a fare corsi di guida veloce su pista, conducendo auto da quasi 600 cavalli, dei veri mostri!”