Volkswagen: arriva l’accordo con gli USA per il Dieselgate

Dieselgate
Smartworld
di Junio Gulinelli

Ad otto mesi dallo scandalo delle emissioni truccate c'è l'intesa con le autorità statunitensi

A quasi otto mesi dall’apertura del Dieselgate, Volkswagen chiude un accordo con le autorità statunitensi per il risarcimento dei circa 482.000 possessori di veicoli VW e Audi equipaggiati con i 2.0 truccati.

Il giudice distrettuale della California, Charles Breyer, ha annunciato a San Francisco che saranno diverse le modalità di risarcimento del Gruppo di Wolfsburg nei confronti dei clienti coinvolti.

Si va dal risarcimento (che l’emittente Cnbc ha quantificato in circa 5.000 dollari, ma non è ufficiale), all’interruzione dei contratti di leasing, fino al riacquisto delle vetture. Ancora in via di approvazione, invece, la possibilità che VW si impegni in modifiche alle auto affette.

Breyer ha poi annunciato che Volkswagen ha anche accettato di istituire un fondo per rimediare ai danni ambientali causati dalle emissioni di ossido di azoto in eccesso.

L’accordo tra la Casa tedesca, il Dipartimento di Giustizia statunitense, Air Resources Board della California, gli Stati Uniti EPA e la Federal Trade Commission, arriva dopo settimane di intense trattative e negoziati.

Rimangono tuttavia ancora esclusi da questa soluzione i circa 80.000 V6 diesel impiegati da VW, Porsche e Audi. In questo caso la risoluzione è ancora in fase di trattative e si dovrà giungere ad un accordo definitivo entro giugno.