Volkswagen Polo GTI: la prova completa

Smartworld
di Marco Coletto

La Volkswagen Polo GTI è un’auto mostruosamente sobria. Sotto il cofano scalpitano 179 CV ma fuori le differenze estetiche rispetto alle varianti “normali” sono minime. Su Panoramauto di novembre troverete la prova della piccola pepata di Wolfsburg.

La variante sportiva dell'”utilitaria” tedesca non ha mai fatto strage di cuori ma stavolta le cose potrebbero cambiare: 6,9 secondi per raggiungere i 100 km/h (quanto la sorella maggiore Golf) sono un argomento interessante per un giovane che vuole un’auto grintosa e ha come altre candidate all’acquisto l’Abarth Grande Punto, l’Alfa Romeo MiTo, la Citroën DS3, la Mini o la Seat Ibiza.

In curva la Polo è ottima ma non raggiunge i livelli della Mini: l’assetto è rigido (non eccessivamente) e le reazioni sono sempre composte (merito del sistema XDS che frena la ruota motrice interna in caso di pattinamento). Lo sterzo è rapido però poco sensibile quando si sfiora il limite di aderenza: nella guida di tutti i giorni la piccola pepata tedesca si rivela invece stabile e rapida, con un’ottima accoppiata tra motore (che offre una spinta progressiva dai 1.000 ai 6.500 giri) e cambio (a doppia frizione).