Volkswagen Tiguan: elogio della sobrietà

Volkswagen Tiguan Tre quarti anteriore
Smartworld

Pagella
Città 7/10
Fuori città 7/10
Autostrada 9/10
Vita a bordo 8/10
Prezzo e costi 6/10
Sicurezza 8/10
verdetto
7.5/10

Un lifting richiama l’attenzione sulla Volkswagen Tiguan che mantiene la qualità alta, la guida sicura e la vocazione familiare, senza essere mastodontica.

Se molti accessori alla moda sono a richiesta, la dotazione per la sicurezza comporta una modesta integrazione.

Il motore da 1,4 litri è stato ottimizzato, così, se si ha il piede leggero, i consumi non crescono troppo.

Inoltre la scelta del TSI da 122 CV riduce parte dei costi di mantenimento.

Intro

La SUV compatta della Volkswagen si rinnova, acquisendo il DNA che caratterizza gli ultimi modelli della Casa tedesca. A partire dal frontale, che prevede la calandra molto più estesa e un nuovo contorno fari (con luci diurne a led).

Anche le luci posteriori sono state riviste: più semplici e lineari, con grafica interna doppia, soluzione ereditata dalla sorella maggiore Touareg.

La nuova Tiguan, come la precedente versione, è disponibile in due differenti configurazioni: una vocata all’offroad, con un angolo di attacco frontale di 28 gradi e protezioni sotto-scocca che le permettono di affrontare lievi percorsi in fuoristrada. Oppure la versione stradale, quella del nostro test, con un muso meno duro (angolo di attacco 18°) ma più sobrio.

E tra le varianti stradali, abbiamo scelto quella più destinata all’asfalto, con la trazione anteriore e il motore 4 cilindri benzina da 1,4 litri, sovralimentato, con iniezione diretta e 122 cavalli.

Anche la scelta della trasmissione è limitata al cambio manuale a 6 marce, perché il DSG non è disponibile per questa versione.

Una Tiguan, così, costa “solo” 22.900 euro e non impegna troppo nelle spese di esercizio. È perfetta per chi la usa come auto normale.

Città

La posizione di guida rialzata delle SUV piace in città, ma ha un prezzo e lo si paga proprio tra le mura urbane: pur non essendo un peso massimo, la Tiguan ingombra come una berlina media e sgattaiolare tra le auto in doppia fila non è un’operazione semplice.

Questa SUV però si fa perdonare grazie al comfort: le sospensioni assorbono alla perfezione le asperità e le gomme poco ribassate, pur non essendo un’apoteosi per gli amanti dell’estetica, riducono al minimo le vibrazioni e i colpi.

Trovare un parcheggio è sempre un’impresa, ma la manovra è facilitata dalla discreta visibilità posteriore: a richiesta c’è anche il sistema che parcheggia in automatico la vettura (530 euro).

E come ausilio in più, c’è anche la telecamera posteriore.

La sovralimentazione del motore e il sistema stop&start garantiscono buona coppia motrice (200 Nm da 1500 giri) e consumi accettabili.

Fuori città

I venti centimetri che separano il pianale della Tiguan dal suolo non sono un problema quando si affrontano curve e controcurve.

Anzi, il SUV Volkswagen si comporta piuttosto bene, la sensazione è quella di guidare una berlina compatta. I trasferimenti di carico (1.501 kg) sono, infatti, ben controllati dal lavoro delle sospensioni. Il corpo vettura rolla poco e l’auto resta abbastanza piatta.

Tuttavia, il limite di aderenza si raggiunge in fretta e le ruote motrici anteriori perdono efficacia. L’ASR entra in azione e si perde un po’ di spinta.

Lo sterzo risponde abbastanza bene, ma è demoltiplicato e poco sensibile nei piccoli angoli di rotazione.

Il depotenziamento di 38 cavalli che ha subito il motore (rispetto a quello da 160) si sente soprattutto in salita e nelle manovre di sorpasso, i 122 cavalli fanno quel che possono, ma per riprendere velocità con la quinta e la sesta bisogna essere pazienti.

Per fortuna l’erogazione del motore è dolce e ben spalmata su tutto l’arco rotatorio.

L’ottima modulabilità dei freni e la morbidezza con cui si innestano le 6 marce accrescono la piacevolezza di guida.

Attenzione, non pensate di usare questa vettura in offroad: con la sola trazione anteriore non si va lontani.

Autostrada

Si possono divorare chilometri su chilometri, ma a bordo della Tiguan la stanchezza non è di casa, perché il comfort è elevato: il motore a benzina si sente appena.

Anche la piacevole sensazione di sicurezza che questa SUV trasmette permette di viaggiare a lungo senza stress: l’impianto frenante è potente, anche se tende a scaldarsi velocemente.

Le sospensioni, poi, sono morbide al punto giusto per filtrare le asperità, ma efficaci per non far scomporre la vettura nelle frenate più impegnative o nelle manovre di emergenza.

Ad andature autostradali è utopistico chiedere al propulsore a benzina consumi da diesel (si viaggia sui 12 km/l), ma il serbatoio da 64 litri dà una buona autonomia (768 km).

Vita a bordo

L’abitacolo della nuova Tiguan, semplice nel design, funzionale e spazioso, è invariato rispetto alla versione precedente.

C’è spazio sufficiente per cinque persone, ma i sedili in tessuto sono un po’ minimalisti. Quello del guidatore si regola manualmente, ma con ampie escursioni.

Il divano, sdoppiabile, abbattibile e inclinabile, scorre pure di 16 cm, per dare più spazio alle gambe o al baule.

Il navigatore (touchscreen) nella parte alta della console è comodo da consultare ma anche da impostare: peccato, però, che costi ben 2.087 euro.

Risulta buona nel complesso la finitura.

Prezzo e costi

Il prezzo di 22.900 euro della 1.4 Trend&Fun, l’allestimento base, è già più alto della concorrenza: una Nissan Qashqai 1.6 Visia costa 18.980 euro.

Inoltre, la dotazione della Volkswagen va integrata: Mirror Pack con sensore pioggia, specchi esterni elettrici e specchietto interno fotosensibile (182 euro), radio (290), airbag posteriori (320), comandi al volante (350), fendinebbia con luci di svolta (179), clima automatico (387) e cruise control (413).

Così il prezzo arriva a 25.021 euro.

Fortunatamente il valore dell’usato è superiore alla media e la percorrenza rilevata durante il test di oltre 11 km/l non spaventa.

Ma attenzione a non spremere troppo il motore… E se volete estendere la garanzia si parte da 355 euro per 2 anni in più.

Sicurezza

La Tiguan è in pole position in tema di sicurezza: 6 airbag di serie (compresi quelli a tendina), ESP con controllo di trazione, nuovi sistemi di ritenuta intelligente delle cinture e poggiatesta regolabili in altezza.

Il tutto ha permesso di ottenere 5 stelle nei crash test europei (Euro NCAP).

Interessante il livello di sicurezza dinamica: la tenuta di strada e la stabilità, elevate per una vettura più alta della media, danno la sensazione di poter sempre controllare l’auto.

La frenata è potente: 61,5 metri per fermarsi da 130 km/h. Attenzione però a non sollecitare troppo l’impianto: il peso si riflette sulla produzione di calore e quindi sulla resistenza.

La visibilità di marcia non è ostacolata dalla presenza dei montanti.

I nostri rilevamenti

Accelerazione

0-50 km/h 3,89
0-100 km/h 10,51
0-130 km/h 19,21

Ripresa

20-50 km/h in 2a 3,34
50-90 km/h in 4a 9,05
80-120 km/h in 4a 14,12
90-130 km/h in 6a 21,71

Frenata

50-0 km/h 9,9
100-0 km/h 40,6
130-0 km/h 61,5

Rumorosità

al minimo 51
max clima 68
50 km/h 55
90 km/h 58
130 km/h 65

Carburante

consumato 121

Distanza

percorsa 1.400

Percorrenza

media 11,5
a 50 km/h 47
a 90 km/h 86
a 130 km/h 127

Diametro

di volta 12,3

Giri

al volante 2,2
a 130 km/h in 6a 2.600

Volkswagen Tiguan: elogio della sobrietà

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