Volkswagen Touareg 3.0 TDI: guida all’acquisto

Smartworld
di Marco Coletto

La nuova Volkswagen Touareg segna un grande passo avanti rispetto alla precedente generazione: la “luxury SUV” di Wolfsburg, realizzata sullo stesso pianale della Porsche Cayenne, è più elegante, maggiormente pratica e con un piacere di guida superiore. Su Panoramauto di agosto potrete trovare dieci buone (e meno buone) ragioni per acquistarla.

Il design è simile al resto della gamma (soprattutto nel frontale) ma grazie al lavoro di Walter De Silva ha guadagnato in stile, prestigio e aerodinamica (il Cx è sceso da 0,38 a 0,35, a tutto vantaggio di consumi e prestazioni). La praticità è garantita dall’abitacolo spazioso, dal posto guida ergonomico, dal sedile posteriore scorrevole di 16 centimetri e dall’utile gancio traino (optional a 795 euro). Il bagagliaio è sufficientemente ampio (580 litri) per soddisfare le esigenze di una famiglia numerosa, i cui componenti non potranno non apprezzare il cassetto portaoggetti referigerato.

Su strada il motore 3.0 TDI da 240 CV, abbinato ad un peso di circa 2,2 tonnellate (300 kg in meno rispetto all’antenata), offre una guidabilità eccellente in autostrada e uno spunto da sportiva (7,8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h). Peccato che le dimensioni esagerate (4,80 metri di lunghezza) penalizzino il comportamento sulle strade di montagna.

In fuoristrada non delude. La trazione integrale si basa sul differenziale Torsen autobloccante e una serie di comandi sul tunnel centrale permette di configurare le sospensioni e l’altezza del veicolo. Per gli incontentabili il pacchetto Terrain Tech (1.880 euro) prevede il differenziale centrale bloccabile, le marce ridotte e il serbatoio maggiorato e consente di superare pendenze di 45° (contro i 31° della versione di serie).

La Touareg delude solo in città: i sensori di parcheggio, il ridotto diametro di sterzata e la possibilità di monitorare le manovre attraverso quattro telecamere (un accessorio parecchio salato) sono di grande aiuto, ma veicoli di questo tipo restano inadatti ai contesti urbani.

Gli interni sono semplicemente eccellenti: le finiture rasentano la perfezione e la dotazione di serie è ricca di “chicche” come l’impianto hi-fi con otto altoparlanti, l’illuminazione della zona dei piedi e il retrovisore interno con funzione antiabbagliamento.

Il listino degli optional è però invitante: sforare di oltre 10.000 euro il prezzo di listino è più facile di quanto si immagini.

Tanta tecnologia a bordo, a cominciare dal cambio sequenziale Tiptronic a otto rapporti (gli ultimi due sono degli overdrive che consentono di far girare il motore a regimi più bassi). Ma non vanno dimenticati i fari bixeno con regolazione automatica degli abbaglianti (2.367 euro). La sicurezza è invece affidata ad una dotazione completa in cui si nota solo l’assenza degli airbag laterali posteriori (330 euro). Per divertirsi nelle curve è meglio ricorrere alla taratura Sport delle sospensioni, però in frenata si rivela sempre stabile.

Passiamo alla voce economia: il propulsore Euro 5 garantisce consumi nell’ordine dei 13,5 km/l, la tenuta dell’usato dovrebbe mettere al riparo da brutte sorprese mentre la garanzia di soli due anni (il minimo di legge) delude.