Volkswagen Touran: come prima, più di prima

Smartworld
di Marco Coletto

La seconda generazione della Volkswagen Touran, presentata al Salone di Lipsia, non è altro che un profondo restyling della prima serie, lanciata nell’ormai lontano 2003. Nel design cambiano praticamente solo il frontale e la coda, le vere novità sono sotto il cofano.

La gamma motori comprende unità Euro 5 sovralimentate a iniezione diretta. Per quanto riguarda i propulsori a benzina, ai già noti 1.4 TSI da 140 CV e 1.4 TSI EcoFuel (a metano) da 150 CV si aggiungono il 1.2 TSI da 105 CV (15,6 km/l, 16,9 se si opta per la variante BlueMotion Technology con start/stop e recupero dell’energia cinetica) e il 1.4 TSI da 170 CV, con cambio a doppia frizione DSG di serie. Spariscono invece dal listino il 1.6 da 102 CV e le versioni a GPL.

La rivoluzione nella gamma dei diesel, ora tutti common rail, ha visto la scomparsa del 1.9 TDI da 105 CV e la “sopravvivenza” del 2.0 TDI da 140 CV (20,8 km/l per la BlueMotion). Le novità sono invece il 1.6 TDI da 90 (19,6 km/l) e 105 CV (la BlueMotion da 21,7 km/l è la più parca tra le MPV a sette posti in commercio) e il 2.0 TDI da 170 CV, con cambio DSG standard.

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