Volvo chiude temporaneamente lo stabilimento di Torslanda e rallenta la produzione.

Volvo V40 Cross Country - In motion
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Dal 29 ottobre al 2 novembre Volvo spegnerà, temporaneamente, i macchinari del suo stabilimento di Torslanda.

La decisione arriva come risposta alla caduta della domanda proveniente dal mercato europeo, come sappiamo in piena crisi da mesi.

Anche rallentamento della produzione

L’obiettivo della “serrata” è di cercare di bilanciare la capacità produttiva della Casa con la quantità di vendite che attualmente riguarda il continente europeo.

La misura drastica, simile a quelle già in precedenza prese da altri costruttori europei, come Fiat ed Opel, andrà ad aggiungersi al rallentamento del ritmo di produzione di vetture Volvo, che scenderà dalle 57 unità per ora a 50 unità.

Flessibilità contro la crisi

L’Europa è il principale mercato di Volvo Car Corporation e la  recessione continua sta colpendo la domanda anche per le nostre auto. In  questo contesto, è essenziale per noi continuare a utilizzare il  sistema produttivo  flessibile che abbiamo costruito nelgi anni”, ha  detto Jan Gurander, CFO e Presidente e CEO di Volvo Car Corporation.

Dall’inizio dell’anno la Casa svedese ha fatto registrare un calo delle vendite pari al -10,6%, con una caduta sul mercato europeo del 6,6%. Ad ogni modo il marchio sembra ottimista e dai vertici della Casa hanno assicurato che rimane fisso l’obiettivo 800.000 unità vendute entro il 2020.

La famiglia V40

Per ora il futuro, a breve termine, di Casa Volvo è nelle mani della nuova arrivata della famiglia, la nuova Volvo V40, presentata al Salone di Ginevra 2012 e riproposta recentemente al Salone di Parigi nelle due varianti R-Design e Cross Country. Vedremo se la compatta svedese riuscirà a contrastare l’avanzare della crisi europea.