Passo dopo passo, cancellare il passato e costruire il futuro. A cominciare dalla tecnologia. Alla Volvo vanno avanti nel processo di rinnovamento e dopo la piattaforma modulare SPA ora tocca ai motori Drive-E: abbandonati i 5 cilindri si passa a dei più efficienti 4 cilindri.
All’inizio, sia per le versioni a gasolio che benzina, tutti di 2 litri: «Nei prossimi anni saranno però declinati anche in cilindrate più piccole per andare incontro alla domanda di compatte premium come la V40», spiegano gli svedesi. I primi modelli a utilizzare la nuova generazione di motori saranno quelli della famiglia delle 60 ovvero, S60, V60 e XC60.
Per il primo test abbiamo scelto la V60 con il D4 a gasolio, la più interessante per il mercato italiano. Il motore al minimo mostra una leggera rumorosità con qualche vibrazione di troppo per un marchio alto di gamma. Tutto sparisce quando invece si sale di giri; a quel punto la V60 diventa silenziosa e confortevole.
La coppia si dimostra abbondante già dai 1.200 giri e asseconda gli spunti e le accelerazioni più decise: difficile trovare un comportamento simile nelle rivali. Il motore è ben assecondato dal nuovo cambio automatico a 8 rapporti (disponibile anche un manuale a 6 marce) con innesti piuttosto rapidi, in particolare se si sfruttano i paddle dietro il volante.
Questo cambio dimostra piuttosto qualche piccola incertezza in termini di fluidità soprattutto quando si spinge a fondo il pedale dell’acceleratore. Dettagli. Buono l’assetto, in grado di assecondare tutte le esigenze senza per questo avere compromessi: la V60 si dimostra sufficientemente rigida nelle curve più strette e veloci e confortevole in tutte le altre condizioni.
Il comportamento è da familiare ma il downsizing non ha fatto perdere brio: l’accelerazione da 0 a 100 km/h (nonostante la stazza non proprio da peso piuma) in 7,6 secondi lo dimostra.
Guidando con attenzione è possibile ottenere buone medie in termini di consumi: in un percorso misto, città e autostrada, abbiamo percorso oltre 15 km con un litro.
Impossibile fare lo stesso con il vecchio 5 cilindri 2.500 cc. Lo sterzo è pronto e diretto e il contenuto di sicurezza, come per ogni Volvo che si rispetti, è elevato e superiore rispetto alle dirette concorrenti.