Eleganza, comfort, sicurezza e tanta praticità: la seconda generazione della 4x4 svedese è ricca di qualità
Ci sono costruttori che vogliono legittimamente conquistare e tenere il primo posto nelle vendite mondiali. Altri che vogliono vendere auto sempre più costose e belle alle élite della finanza e della moda.
Poi ci sono quelli di Volvo, proprietà cinese della Geely, management svedese ed europeo, che hanno un piano ancora più ambizioso: entro il 2020 produrre auto che eliminino (o limitino fortemente) tutti i danni possibili a chi è a bordo o a chi è nei dintorni.
Come? Con lo sviluppo della tecnologia della sicurezza: radar, sensori, software che prevedono il pericolo e frenano o correggono la traiettoria dell’auto per evitare gli urti. Per questa ragione, prima di trattare l’aspetto guida della nuova Volvo XC90, vogliamo concentrarci sul modo in cui la SUV svedese protegge i propri occupanti.
Il pacchetto IntelliSafe ha due funzioni esclusive: oltre alla frenata assistita, al mantenimento della carreggiata, al cruise control attivo che tiene la velocità prescelta e all’avviso di sorpasso da parte di un altro veicolo troviamo la protezione in caso di uscita di strada e la frenata automatica agli incroci.
Senza entrare nel tecnico, nel primo caso – quando la Volvo XC90 si rende conto che sta uscendo di strada – in 8,5 secondi pretensiona le cinture di sicurezza, dispone il sedile per minimizzare l’impatto modificando i cuscini sotto le gambe, fa collassare la pedaliera e poi apre gli airbag.
Negli incroci, invece, Volvo ha sviluppato un sistema radar che vede anche veicoli in posizione angolata, che magari sbucano da dietro altre auto, e frena istantaneamente la macchina.
Design e interni
Le forme della nuova XC90 sono di una certa imponenza, ma senza raggiungere i volumi di alcune concorrenti, alleggerite da una serie di soluzioni eleganti, come le luci diurne a LED con una forma curiosa che gli svedesi hanno chiamato “martello di Thor”.
Il risultato? Un’immagine di lusso discreto, unito ad una qualità quasi artigianale negli interni.
Sulla plancia, lineare e sobria, spicca al centro un grande schermo, un tablet, con comandi touch ma anche a sfioramento, proprio come i dispositivi elettronici che usiamo quotidianamente.
Facile ed immediato da usare, permette di comandare tutto quello che serve, dalla climatizzazione all’impianto sonoro. Che è una vera perla: realizzato appositamente da uno dei costruttori maghi del suono, la Bowers & Wilkins, avvolge nella musica, grazie anche ad un altoparlante posto sopra la plancia, oltre ai 18 sparsi nell’abitacolo della Volvo XC90.
È possibile scegliere la riproduzione sonora più adatta al tipo di brano che si sta ascoltando con, addirittura, la possibilità di ricreare in auto un teatro da concerto, per la precisione la Concert Hall di Göteborg.
Per il resto la seduta è perfetta, la visuale ottima, il comfort superbo. Si può anche scegliere la versione sette posti della Volvo XC90, con due sedili aggiuntivi nel baule in grado di ospitare persone alte fino a un metro e settanta.
Impressioni di guida
Abbiamo provato due motorizzazioni, la D5 AWD e la T8 AWD, entrambe a quattro ruote motrici. Sulla XC90 i motori sono quelli della nuova generazione Drive-E, quattro cilindri in grado di fornire potenze per tutte le esigenze: 190 e 225 CV per i turbodiesel, 254 e 320 CV per i benzina, fino ai 400 della T8 dove i cavalli in aggiunta sono garantiti da un sistema ibrido che prevede il motore termico all’anteriore e quello elettrico al posteriore.
La Volvo XC90 T8 ibrida è anche plug-in, cioè può essere ricaricata durante la sosta attaccandosi ad una colonnina o al wallbox del garage. In solo elettrico la XC90 promette un’autonomia di 40 km, grazie al voluminoso pacco batterie inserito nel tunnel centrale.
Alla guida della versione turbodiesel, l’aspetto che si apprezza di più è il fantastico comfort di viaggio.
Molto silenziosa, la XC90 dà il meglio di sé fuori dalla città: gran relax e all’occorrenza i cavalli giusti per il sorpasso o una guida più dinamica (è possibile scegliere ovviamente tra diverse risposte del motore, dalla più ecologica a quella sportiva).
Sterzo, sospensioni e telaio della Volvo XC90 lavorano alla grande, la vettura è precisa in curva, nonostante la mole, assorbe con disinvoltura buche e asperità e affronta senza problemi pure lo sterrato senza trasmettere scossoni a chi è dentro.
La T8 è un altro mondo. Siamo partiti utilizzando la funzione elettrica, a batterie cariche, e l’abbiamo guidata senza quelle precauzioni per contenere i consumi di energia che si prendono alla guida delle vetture ad emissioni zero.
Tratto in città, tragitto in autostrada a 120 km/h, provinciale trafficata sui 90 km/h: la batteria della Volvo XC90 ha dato forfait dopo 34 km e circa 40 minuti di guida. Un risultato brillante. Dopodiché abbiamo inserito la funzione Safe che ricarica le batterie, inibendo l’intervento del motore elettrico ausiliario.
Così, al ritorno in città, avevamo abbastanza energia accumulata da tornare in albergo usando solo le batterie, senza inquinare. Per chi invece desidera potenza il motore elettrico, quando serve, dà una bella spinta in più, come se si aggiungesse una turbina al propulsore.
Conclusioni e prezzi
Volvo è sempre stata un’azienda che offriva vetture eleganti, curate, ben motorizzate e al top della sicurezza. L’acquisto da parte dei cinesi non ha modificato nulla in questa tradizione, anzi, con intelligenza non hanno impresso alla Casa svedese inopportune correzioni di rotta.
Così la XC90 si mantiene nel solco del design e della tecnologia scandinava, sempre amiche, mai aggressive. Dunque per chi cerca una SUV importante ma non da esibire, la nuova Volvo può essere una seria alternativa.
Anche perché, pur essendo in una fascia di mercato alta, la si paga il giusto.
Si parte dai 56.350 euro necessari per acquistare la D5 AWD Kinetic e si arriva agli 82.550 euro da sborsare per le T8 ibride Inscription e R-design.