WRC – Il Rally del Brasile potrebbe tornare

Citroën
Smartworld
di Marco Coletto

Seconda tappa sudamericana in vista per il Mondiale

Il Rally del Brasile potrebbe tornare a fare parte del calendario del WRC. Gli organizzatori del Rally del Messico stanno organizzando una serie di riunioni con la FIA (la Federazione Internazionale dell’Automobile) per riportare il Mondiale nel Paese sudamericano.

Non è la prima volta che il paese più grande dell’America Latina (nonché il quinto più vasto del mondo dopo Russia, Canada, Cina e Stati Uniti) ospita una tappa del campionato iridato rally. La prima edizione del 1981 fu vinta dal finlandese Ari Vatanen al volante di una Ford Escort mentre l’anno seguente toccò alla transalpina Michèle Mouton – navigata dalla nostra Fabrizia Pons – salire sul gradino più alto del podio con un’Audi Quattro.

La presenza del Brasile nel WRC sarebbe molto importante alla luce dei numerosi eventi sportivi che si terranno in questa nazione nei prossimi anni (Mondiali di calcio del 2014, Olimpiadi a Rio de Janeiro nel 2016). Il mercato automobilistico, oltretutto, è in crescita e lo stato di San Paolo (il maggior candidato ad ospitare l’evento) è sede di parecchie fabbriche di Case europee.

Diverso il discorso per quanto riguarda i piloti: il Brasile ha fornito tanti campioni alla F1 (Emerson Fittipaldi, Nelson Piquet e Ayrton Senna, giusto per citare qualche nome) ma pochissimi al mondo dei rally. L’ultimo pilota brasiliano a conquistare punti nel WRC fu un certo Edio Fuchter che nel lontano 1989 ottenne un decimo posto al Rally di Argentina.