Un campionato mondiale di rally col talento tutto italiano: esce WRC 3 2012

Smartworld
di Luca De Santis

L'italianissima Milestone firma il suo terzo capito dedicato al rally mondiale, con un nuovo motore grafico e nuove strutture di gioco

Da tempo in rete si parlava del nuovo motore grafico Spikengine, nato negli uffici milanesi della Milestone, la più importante realtà italiana per i videogames, che con la sua capacità di calcolo assicurava nuovi effetti particellari, ombre ed effetti di luce più precisi e una gestione dei poligoni controllata.

WRC FIA Rally Championship 3, prosegue la missione di una serie iniziata nel 2001 e che ha attraversato momenti bui e altri piacevolmente assolati.

Il terzo reboot made in Italy batte – con l’acceleratore al massimo – la pista di un gioco di guida con forti influenze di simulazione, cercando di non spaventare i neofiti e altresì intrigare gli appassionati.

50 team tra class 2, class 3 e Super Special Stage

WRC 3 ricalca in maniera maniacale il programma e i protagonisti del campionato mondiale FIA Rally, ponendo il suo punto più forte e sbalorditivo sulle auto: più di ottanta vetture disponibili a scelta tra la Class 2 (lista dei canoni FIA per le competizioni Super 2000) e Class 3 (le più potenti sempre approvate dalla FIA per il il gruppo N), compresi piccoli tesori come la Classic Mini Cooper S 1964 in DLC.

Veloce il menu iniziale che pone subito la scelta tra una partita singola, una in multigiocatore on-line (niente split-screen per gareggiare in due nel salotto di casa) e la terza e più importante la “Road to Glory” ovvero uno story mode che comprende un tour in sette nazioni diverse per vincere contest chiamati: Combo, Crash & Run, Drift, Gate, Rally School, Top Rally e l‘Ultimate Battle.

Una struttura di gioco nuova che mira con successo ad aumentare, non solo la longevità del gioco, ma la varietà d’azione, evitando così una scaletta che potrebbe risultare monotona.

Cosa fa la differenza? Il controllo

“Cosa fa di un pilota un campione?

Determinazione? Velocità? Coraggio? Ci sono molti piloti con queste qualità, ma per essere un campione spesso non bastano. Bisogna avere qualcosa in più. Perché quando ti spingi fino al limite, quando un solo errore può cambiare tutto, c’è una sola cosa che può fare davvero la differenza: il controllo”.

Con questa presentazione la voce femminile del gioco ci presenta il nuovo WRC 3 mettendo subito in chiaro quali saranno le difficoltà da affrontare e, purtroppo, sottolineando anche uno dei difetti riscontrati a una prima prova.

Seppure il “garage” ci permette di modificare le vetture equalizzando le ripartizioni di frenata in anteriore o retrotreno, le sospensioni o la carrozzeria, quello che sembra mancare alla guida è proprio il controllo della nostra automobile.

Non solo le condizioni atmosferiche o i diversi tipi di suolo, dall’asfalto più grezzo alla sabbia o alla neve, non porteranno grandi differenze d’attrito, ma la percezione della guida è manchevole di quella giusta fisica per una piena immedesimazione. Più che un’auto da rally a volte si avrà l’impressione di guidare un pattino a rotelle.

Segui i consigli del navigatore

Non facciamola più tragica di quanto sia, i difetti seppur presenti non intaccano una giocabilità che viene incontro a tutti, confermando la tendenza di questi ultimi anni ad avvicinare il casual gamer all’hard gamer più appassionato.

La grafica a parer nostro fa un ottimo lavoro con una precisione incredibile sulle auto (specialmente quelle incidentate) e un po’ meno sugli sfondi, ma con un frame-rate solidissimo, che non molla la presa neppure nei momenti più concitati. L’aiuto del compagno navigatore è poi fondamentale e con i bellissimi campionamenti e le adrenaliniche musiche del gioco, compongo un comparto audio impeccabile.

Rispetto ai precedenti capitoli della Evolution Studio, la Milestone fa un lavoro che rende orgogliosi, non solo gli appassionati di rally, ma i videogiocatori italiani tutti, che con un po’ di campanilismo dovrebbero davvero orientarsi all’acquisto di WRC 3.