Fuoristrada: la recensione di Yoshi Woolly World

Smartworld
di Stefano Valente

In apparenza un gioco semplice e per bambini, ma in realtà una sfida per tutti

Tra gli amici di Mario, c’è una star amata forse più delle altre: parliamo di Yoshi, il piccolo dinosauro che aiuta spesso l’idraulico più famoso del mondo. Yoshi ha già avuto più volte l’onore di essere il protagonista di un gioco tutto suo e quest’anno il ritorno della mascotte Nintendo è davvero speciale: Yoshi Woolly World è infatti un titolo dall’aspetto grafico assolutamente unico e con un livello di difficoltà così vario da essere adatto sia ai bambini più piccoli che ai videogiocatori più scafati.  

Il mondo di Yoshi Woolly World è pacifico e morbido: gli Yoshi vivono  tranquillamente nel loro mondo fatto di lana, quando il Koopa mago di Bowser arriva a rompere l’idillio e smonta gli Yoshi in gomitoli di lana. A noi spetterà andare in giro per il mondo a recuperare i vari gomitoli per ricomporre gli Yoshi, salvare il mondo lanoso e sconfiggere il Koopa dispettoso.  

L’impatto grafico con Yoshi Woolly World è incredibile e fuorviante a tempo stesso: incredibile perché tutto è fatto di lana o di tessuto e sembra di giocare con dei veri pupazzi, fuorviante invece perché un aspetto così dolce può ingannare molti, portando ad etichettare Yoshi Woolly World come un gioco per bambini piccoli.  

In ogni livello in realtà dovrete, oltre che arrivare alla fine del percorso, anche raccogliere cinque gomitoli per liberare uno Yoshi e recuperare cinque margherite per sbloccare un livello segreto in ogni mondo. Mettere le mani su tutti questi oggetti in ogni livello dovrete sudare le fatidiche sette camicie. Fortunatamente non sarete soli in questo compito: potete (ed è nel 90% dei casi caldamente consigliato) affrontare ogni livello in compagnia di un altro Yoshi, controllato o da gioco stesso o meglio ancora da un secondo giocatore.

  

Cooperare sarà fondamentale: ogni Yoshi può infatti mangiare i nemici e digerirli per trasformarli in palle di lana che possono poi lanciare in giro per eliminare altri personaggi o attivare interruttori che liberano oggetti preziosi. Gli Yoshi possono anche mangiarsi a vicenda e lanciarsi in giro per raggiungere posti altrimenti inarrivabili. Giocare insieme a Yoshi Woolly World è un’esperienza unica: che siate adulti o bambini, un enorme sorriso stampato in volto è scontato, sia per la bellezza dei paesaggi che per le situazioni assurde che si vengono a creare. 

Essendo fatti lana gli Yoshi di Woolly World possono anche assumere per breve tempo delle forme particolari, trasformandosi in sirenetti, moto da corsa, aeroplani e talpe scavatrici. Grazie sempre alla loro consistenza lanosa, gli Yoshi differiscono tra loro in base ai colori dei gomitoli raccolti e ognuno di loro potrà essere utiizzato per proseguire nel gioco.  

Come ogni titoli Nintendo uscito da novembre in poi, anche Yoshi Woolly World è compatibile con gli amiibo. Per l’occasione sono stati anche distribuiti tre amiibo speciali a forma di Yoshi e fatti di vero tessuto, come gli Yoshi del gioco. Con questo amiibo, le statuine dedicate a Yoshi salgono a tre (uno della serie Smash Bros., uno della serie Mario Party e questo nuovo per Woolly World) e ognuno di essi se posizionato sul GamePad della Wii U porta in vita l’amiibo nel gioco, creando il secondo giocatore controllato dall’intelligenza artificiale sopracitato. Molti degli altri amiibo dei personaggi Nintendo sono comunque compatibili con il gioco: una volta appoggiati sul GamePad sbloccherete degli Yoshi dai colori del personaggio corrispettivo posizionato. Preparatevi quindi a giocare con uno Yoshi-Link, uno Yoshi-Mario o uno Yoshi-Samus!  

In chiusura di questa recensione è importante citare Satoru Iwata, il presidente della Nintendo che per 13 anni ha condotto la Nintendo e che è scomparso l’11 luglio scorso.

Yoshi Woolly World è il perfetto esempio del suo operato: un gioco divertente per tutti, originale, impegnativo e che sappia meravigliare i giocatori, che siano bambini piccoli o adulti alle prese con il loro lato più tenero e spontaneo.