La Cooper T77 non è una monoposto di F1 famosa: non ha mai vinto un GP e può vantare un solo podio. Questa vettura, però, è stata l’ultima ad essere guidata da Bruce McLaren prima che decidesse di fondare la scuderia omonima e ha un’aura maledetta. I tre piloti che l’hanno portata in gara nel Mondiale tra il 1965 e il 1967 sono scomparsi in pista – al volante di altre auto – nel decennio successivo: il neozelandese McLaren e l’austriaco Jochen Rindt nel 1970 e lo svizzero Silvio Moser nel 1974. Scopriamo insieme la storia di quest’auto da corsa.
Cooper T77: la storia
La T77 viene realizzata dalla Cooper per affrontare il Mondiale F1 1965. Dotata di un motore Climax 1.5 V8 abbinato ad un cambio manuale a sei marce, non è tra le monoposto più veloci di quella stagione, dominata da vetture britanniche (Lotus e BRM).
Il debutto in F1
La vettura inglese debutta in F1 l’1 gennaio 1965 in occasione del GP del Sudafrica, prima prova stagionale. L’unico esemplare disponibile viene affidato a Bruce McLaren, ottavo in griglia e quinto al traguardo.
A maggio, in occasione della seconda tappa iridata a Monte Carlo, viene preparato un secondo esemplare della Cooper T77, che viene guidato da Jochen Rindt.
Il primo (e unico) podio
Il primo (e unico) podio della T77 arriva il 13 giugno 1965 nel terzo GP stagionale, quello del Belgio: a Spa-Francorchamps, sotto il diluvio, McLaren – partito nono – taglia il traguardo al terzo posto.
La stagione 1965
La stagione 1965 non porta grandi risultati alla Cooper: la scuderia britannica – grazie alla T77 – chiude al quinto posto il Mondiale F1 Costruttori mentre per quanto riguarda il titolo Piloti McLaren si deve accontentare del nono posto in classifica mentre Rindt (che ottiene i primi punti iridati proprio con questa monoposto) termina la sua prima stagione completa nel Circus in tredicesima posizione. Cinque anni più tardi diventerà campione del mondo.
Postumo.
Il 1967
Nel 1966 la T77 viene rimpiazzata dalla più evoluta T81 ma il 15 luglio 1967 torna a farsi vedere in pista per l’ultima volta grazie alla scuderia elvetica Charles Vögele, che schiera un esemplare – dotato di un nuovo motore ATS (sempre 1.5 V8) – al GP di Gran Bretagna e lo affida a Silvio Moser, al debutto nel Circus. Il pilota svizzero termina le qualifiche in 20° posizione e si ritira dopo soli 29 giri per un problema meccanico.