Dindo Capello, 50 anni di successi

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Da pilota (tre vittorie a Le Mans e cinque trionfi a Sebring) ad imprenditore: storia di uno dei massimi esponenti italiani dell'endurance

Rinaldo Capello – meglio conosciuto con il soprannome “Dindo” – non è molto noto tra chi si professa appassionato di motorsport ma in realtà segue solo la F1. Questo pilota piemontese, infatti, non ha mai corso un GP iridato al volante di una monoposto ma è uno dei driver italiani più vincenti nell’endurance. Ha trionfato più volte nelle gare di durata più importanti e oggi – a cinquant’anni – è un imprenditore di successo. Scopriamo insieme la sua storia.

Dindo Capello: la biografia

Dindo Capello nasce il 17 giugno 1964 ad Asti. Dopo aver mosso i primi passi – come la stragrande maggioranza dei suoi colleghi – sui kart debutta a 19 anni al volante di una monoposto nel campionato Formula Fiat Abarth.

Nel 1985 sale di livello e affronta il campionato italiano di Formula 3: gareggia in questa categoria fino alla fine del decennio ottenendo numerose vittorie ma senza tuttavia portare a casa il titolo.

Le ruote coperte

La svolta per Dindo Capello arriva nel 1990 con il passaggio alle ruote coperte: diventa campione nazionale turismo Gruppo A con una Volkswagen Golf e l’anno successivo viene ingaggiato dall’Audi. Corre numerose gare – anche in Germania – e nel 1996 ottiene il risultato più importante, diventando campione italiano Superturismo con la A4.

L’endurance

Le maggiori soddisfazioni arrivano nella categoria Endurance: debutta alla 24 Ore di Le Mans nel 1998 con una McLaren F1 in un equipaggio composto dal tedesco Thomas Bscher e dal nostro Emanuele Pirro e dal 1999 decide di impegnarsi a tempo pieno in questa disciplina con l’Audi.

Il primo successo rilevante nelle gare di durata per Dindo Capello arriva nel 2000 con la vittoria alla Petit Le Mans insieme a Michele Alboreto e al britannico Allan McNish mentre nel 2001 e nel 2002 è la volta dei due trionfi consecutivi alla 12 Ore di Sebring: il primo con Alboreto e il francese Laurent Aïello, il secondo con il britannico Johnny Herbert e il nostro Christian Pescatori.

Le Mans

Il 2003 è l’anno della prima vittoria alla 24 Ore di Le Mans, con una Bentley, insieme al danese Tom Kristensen e al britannico Guy Smith. Il successo si ripete l’anno seguente sempre con Kristensen ma con un’Audi e con un nuovo compagno di squadra: il giapponese Seiji Ara.

Il DTM e il ritorno alle gare di durata

Dopo una parentesi deludente nel DTM (0 punti) con l’Audi A4 nel 2005 Dindo Capello torna nel 2006 nell’endurance ottenendo subito risultati impressionanti: vince a Sebring con Kristensen e McNish e insieme a quest’ultimo si aggiudica il campionato American Le Mans Series (trionfo, quest’ultimo, ripetuto anche l’anno successivo).

L’ultima Le Mans e la fine della carriera

Nel 2008 Dindo Capello sale per la terza e ultima volta sul gradino più alto del podio della 24 Ore di Le Mans insieme a Kristensen e McNish e con i due coéquipier porta a casa anche la 12 Ore di Sebring (successo ottenuto anche nel 2009).

Il trio anglo-italiano-danese trionfa anche negli States nel 2012: in quell’anno Dindo decide di abbandonare il mondo delle corse per concentrarsi sulla gestione delle sue quattro concessionarie Audi sparse per il Piemonte.