Ferrari 312 T2: la F1 di Rush

Ferrari 312 T2
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L'incidente di Lauda al Nürburgring, il debutto di Villeneuve con la Rossa e tre Mondiali vinti in due anni

La Ferrari 312 T2 è una delle monoposto di F1 più rilevanti del Cavallino: è stata la protagonista dell’incidente di Niki Lauda al Nürburgring (raccontato nel film “Rush” del 2013) ed è stata oltretutto la prima Rossa guidata da un certo Gilles Villeneuve. Senza dimenticare i tre Mondiali – uno Piloti con il driver austriaco e due Costruttori – conquistati nel biennio 1976/1977. Scopriamo insieme la sua storia.

Ferrari 312 T2: la storia

La Ferrari 312 T2 vede la luce nella primavera del 1976 in seguito alla decisione della Federazione di apportare alcune modifiche alle monoposto in gara nel Mondiale – dopo già tre GP disputati – per migliorare la sicurezza dei piloti.

Il progettista Mauro Forghieri interviene sulla 312 T togliendo la presa d’aria a periscopio e riducendo gli ingombri esterni mentre il motore, il punto di forza della vettura, rimane invariato: un 3.0 a 12 cilindri a V con angolo di 180° abbinato ad un cambio manuale a cinque marce in grado di generare una potenza di 500 CV.

1976

La Ferrari 312 T2 debutta ufficialmente il 2 maggio nel GP di Spagna: il pubblico è concentrato su un’altra monoposto per la prima volta al via nel Circus – l’innovativa Tyrrell P34 a sei ruote – ma la Rossa riesce a portare a casa il primo podio grazie al secondo posto di Lauda.

Il primo successo della vettura emiliana arriva il 16 maggio in Belgio sempre grazie al driver austriaco e il secondo posto del compagno di scuderia – lo svizzero Clay Regazzoni – consente al team di Maranello di ottenere un’importante doppietta.

Lauda sale sul gradino più alto del podio anche a Monte Carlo e chiude in terza posizione in Svezia mentre a causa di alcuni problemi al motore in Francia la Ferrari 312 T2 per la prima volta nella sua carriera non riesce a salire sul podio. Niki si riscatta in Gran Bretagna con un altro successo mentre Clay viene squalificato per aver corso con il muletto dopo essere stato vittima di un incidente al via.

1 agosto 1976: GP di Germania, circuito del Nürburgring.

Lauda perde il controllo della vettura che si schianta e prende fuoco. Intrappolato tra le lamiere in mezzo alle fiamme, viene tirato fuori dall’abitacolo da diversi colleghi (tra cui il nostro Arturo Merzario) e viene portato in ospedale: per lui gravissime ustioni al volto e polmoni pieni di fumi di benzina.

In Austria la 312 T2 non scende in pista perché la Ferrari decide di non schierare nessuna monoposto per protestare contro la decisione della Federazione di ufficializzare la vittoria di James Hunt in Spagna. In Olanda, invece, il Cavallino corre con una sola vettura (Regazzoni secondo).

Lauda torna in pista al GP d’Italia dopo soli 42 giorni dall’incidente e dopo aver perso solo due gare. La scuderia di Maranello iscrive una terza monoposto e la affida all’argentino Carlos Reutemann ma il miglior piazzamento è di Regazzoni (2°).

Dopo un breve momento di crisi in Canada la Ferrari 312 T2 si risveglia negli USA: Lauda torna sul podio per la prima volta dopo l’incidente (3°) e permette al team emiliano di conquistare il Mondiale Costruttori. In Giappone, nella gara che decide il titolo Piloti su un circuito inondato dalla pioggia (quello del Fuji), Niki – per salvaguardare la propria vita – si ritira lasciando l’iride a Hunt.

1977

Nel 1977 – anno in cui la Ferrari lascia andare Regazzoni (sostituito da Reutemann) – la 312 T2 beneficia di alcuni miglioramenti: carreggiata più larga, prese d’aria più piccole e potenza aumentata (512 CV).

Il debutto stagionale in Argentina coincide con un 3° posto di Reutemann. che va a vincere in Brasile in un GP nel quale Lauda si piazza in terza posizione. L’austriaco si riscatta in Sudafrica (1° con la monoposto danneggiata) e negli USA Ovest (2°) ma non riesce a prendere il via in Spagna (Reutemann secondo) a causa del riacutizzarsi del dolore alla costola incrinata l’anno precedente.

A Monte Carlo due Ferrari 312 T2 salgono sul podio (Lauda 2° e Reutemann 3°) mentre arrivano altri piazzamenti importanti in Belgio (Lauda secondo) e in Svezia (Reutemann terzo).

Il GP di Francia è il primo evento stagionale nel quale la Rossa non riesce a terminare una gara in “top 3”.

Da metà luglio Lauda inizia a dominare: 2° in Gran Bretagna, vincitore in Germania. secondo in Austria, primo in Olanda e di nuovo secondo in Italia (piazzamento che permette alla Ferrari di vincere matematicamente il Mondiale Costruttori). Il titolo piloti per il driver austriaco arriva nella gara dopo (USA Est) grazie ad un quarto posto.

Dopo essere diventato campione del mondo e dopo aver permesso alla 312 T2 di trionfare tra i Costruttori Niki rompe definitivamente con la Ferrari con due corse di anticipo. In Canada e in Giappone la scuderia di Maranello decide quindi di affiancare a Reutemann (secondo nel Sol Levante) un giovane pilota canadese che fino a quel momento aveva disputato solo il GP di Gran Bretagna con la McLaren: un certo Gilles Villeneuve.

1978

In attesa della 312 T3 la Ferrari schiera nei primi due GP della stagione la vecchia 312 T2 con pneumatici Michelin al posto delle coperture Goodyear. In Argentina Reutemann e Villeneuve terminano la gara rispettivamente in 7° e in 8° posizione mentre nell’ultima corsa disputata dalla mitica monoposto di Maranello – in Brasile – arriva addirittura la vittoria grazie a Reutemann.